Niente test fai da te per gli insegnanti non vaccinati, almeno nelle prossime due settimane dopodiché si vedrà, ma è probabile che per loro e anche per altre categorie di lavoratori possa essere introdotta questa pratica. Rimane da capire dove e come dovranno farlo. Sino al 6 settembre gli operatori del settore non vaccinati o guariti da più di sei mesi dovranno comunque testarsi settimanalmente con i classici metodi; la verifica spetterà ai direttori che potranno anche procedere con le eventuali sanzioni previste dalla legge.
Per gli operatori scolastici e per una serie di altre categorie di lavoratori, come ad esempio per i sanitari o per coloro che operano nei servizi, i test verranno ancora sovvenzionati dalle casse dello stato. Gli altri invece dovranno pagarselo. In sintesi, i non vaccinati dovranno testarsi a spese loro ogni 48 ore per passare il confine o per partecipare agli eventi dove è previsto il Green pass.
Sin da subito, invece, test fai da te per gli alunni dell’ultimo triennio della scuola primaria e per quelli della scuola secondaria. Si inizierà con cadenza settimanalmente, poi non è escluso che possano intensificarsi. I ragazzi lo faranno a casa. Per loro, comunque, mascherine obbligatorie dall’ultimo triennio della scuola primaria in poi.
L’autunno sarà duro, ha detto il ministro della Salute, Janez Poklukar, il più duro al tempo del coronavirus, anche dal punto di vista psicologico. La prospettiva per i reparti covid è quella di riempirsi nuovamente. In questi giorni ne sono stati riaperti due: a Celje e Golnik. Il ministro non ha mancato di lanciare un appello a vaccinarsi. La preoccupazione, comunque, è quella di mantenere operativi anche gli altri comparti della sanità.
Intanto è stato stabilito che anche in Slovenia si procederà con la terza dose del vaccino a partire dagli immunodepressi, per poi passare inizialmente agli altri gruppi a rischio, agli impiegati nei comparti strategici e agli over 60.
Stefano Lusa