In Slovenia è stato confermato un caso di variante indiana del Covid-19. Lo si legge sul portale GISAID, che offre libero accesso ai dati genomici del nuovo coronavirus. Il caso è stato riscontrato presso l'Istituto di microbiologia e immunologia della Facoltà di medicina dell'Università di Lubiana in un campione prelevato lo scorso 20 aprile. Lo ha confermato per Radio Slovenia Miroslav Petrovec, a capo dell'Istituto. Domani, durante la consueta conferenza stampa sul Covid, il governo dovrebbe presentare la situazione riguardante le varianti del coronavirus in Slovenia.
L'Organizzazione mondiale della sanità ha riferito intanto che la variante indiana del nuovo coronavirus è più contagiosa e suscita preoccupazione. Finora la sua presenza è stata confermata in oltre 40 paesi del mondo e - secondo l'ultimo rapporto del Centro europeo per il controllo delle malattie - si sta diffondendo sempre più anche nel Vecchio Continente. Di questa variante sono stati individuati tre sottotipi, di cui due segnalati in Europa.
Intanto l'Agenzia europea per i medicinali ritiene che tutti e quattro i vaccini contro il Covid-19 approvati nell'Unione europea molto probabilmente offrono protezione anche contro la variante indiana. "I dati sono abbastanza rassicuranti sul fatto che almeno i vaccini a mRNA - Pfizer e Moderna - neutralizzeranno questa versione, almeno nella misura in cui forniranno una protezione sufficiente", ha detto il responsabile della strategia di vaccinazione dell'Ema, Marco Cavaleri. "L'Agenzia sta seguendo molto da vicino i dati sulla variante indiana", ha aggiunto. Si ritiene che anche i sieri AstraZeneca e Johnson & Johnson potrebbero essere efficaci, tuttavia l'Ema è ancora in attesa dei dati sull'uso di una versione del vaccino AstraZeneca in India.

E. P.

Foto: freedigitalphotos.net
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