Inflazione del 9,9 percento su base annua a ottobre in Slovenia. Dopo diversi mesi il tasso scende quindi al disotto del dieci percento. Ad influire maggiormente sull'aumento del costo della vita sono stati i rincari dei generi alimentari, dei carburanti e dell'energia. Su base mensile, inflazione dello 0,8 percento, per effetto del cambio di stagione riguardante abbigliamento e calzature, a cui si aggiungono ancora i generi alimentari. Era da giugno che l'inflazione risultava costantemente oltre il dieci per cento su base annua e in luglio e agosto aveva raggiunto l'11 percento, il livello più alto dalla primavera del 1996. Gli alti prezzi dell'energia e dei generi alimentari sono stati e restano i principali fattori che contribuiscono alla persistenza dell'inflazione a livelli così elevati. Non si hanno ancora i dati dell'inflazione complessiva nell'Eurozona, attesi per lunedì, che a sua volta è stata finora su livelli record. A settembre ha sfiorato il 10 percento. Questo giovedì la Banca Centrale Europea ha ulteriormente alzato il tasso di riferimento, portandolo al 2 percento, con un rialzo di 0,75 punti percentuali, il secondo consecutivo dopo la stretta di settembre e il rialzo di 50 punti base di luglio. La Bce si aspetta nuovi rialzi in futuro per poter riportare l'inflazione all'obiettivo del due per cento: al momento la banca centrale ritiene di aver solo fatto passi avanti nella riduzione dell'accomodamento monetario, riduzione che non è ancora terminata, ha detto la presidente della BCE Lagarde avvertendo che l'inflazione resta decisamente troppo alta e resterà al di sopra dell'obiettivo per un periodo prolungato.
Per quanto riguarda l'Italia, le stime preliminari per l'inflazione di ottobre parlano di un balzo all'11,9 percento, dall'8,9 del mese precedente. E' il record da marzo 1984.
Delio Dessardo