“La responsabilità del Ministro nel limitare ed eliminare le conseguenze dello stop alle attività culturali determinate dalle misure di contenimento al coronavirus” è la prima motivazione che si legge nella mozione di sfiducia inoltrata dalla coalizione Kul ai danni del Ministro della cultura, Vasco Simoniti. Tra gli appunti vi è soprattutto la mancata volontà mostrata dal Ministro nell’instaurare un dialogo con gli operatori culturali e l’inefficacia nel contenere gli effetti negativi della pandemia che hanno colpito soprattutto le organizzazioni non governative e i lavoratori autonomi. Nei dieci punti della mozione il Ministro viene inoltre accusato di ricoprire l’incarico per gestire gli interessi del partito di maggioranza, l’SDS e di attaccare di continuo l'autonomia giornalistica e in particolare al ruolo dei servizi d'informazione pubblica, alla Radiotelevisione Slovenia e all'agenzia di stampa STA. Precedentemente è stata inoltrata in Parlamento anche la mozione contro la ministra dell'istruzione, Simona Kustec, prima ancora quella nei confronti del ministro del lavoro, Janez Cigler Kralj.
Secondo gli autori della mozione rivolta alla Ministra dell'Istruzione, la Kustec non ha saputo difendere gli interessi del suo settore. Con le scuole chiuse da ottobre - è stato precisato- i danni per una generazione di ragazzi saranno enormi ed al momento non esisterebbe nemmeno un piano organico di recupero. Dure critiche anche per le intromissioni del governo nell'autonomia delle università, con riferimenti anche all'ultima vicenda legata alle iscrizioni per il prossimo anno accademico. Le accusa rivolte invece al Ministro del Lavoro Cigler Kralj riguardano inefficacia delle misure adottate per la diffusione del coronavirus nelle strutture per gli anziani del paese.

Dionizij Botter

Foto: BoBo
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Foto: DZ/Matija Sušnik
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