La proposta del Movimento libertà è quella di tenere le consultazioni contemporaneamente alle elezioni europee del 9 giugno, l’obiettivo è quello di poter richiamare un gran numero di elettori, possibilmente liberali. Data che viene appoggiata pure dal partito Sinistra, secondo i quali è praticamente matematicamente impossibile che venga raggiunto il quorum necessario il 24 di novembre, data proposta da dall’NSi e dal partito Democratico dove è già previsto lo svolgimento del referendum consultivo sulla costruzione del secondo blocco della centrale nucleare di Krško. A essere critici pure gli SD che fanno parte della coalizione di governo secondo i quali i referendum andrebbero a mettere in secondo piano le elezioni europee. L’eurodeputata del SDS, Romana Tomc "Si rendono conto che le elezioni europee sono in qualche modo anche un referendum sul governo, quindi un buon risultato alle elezioni europee è molto importante per loro" ha spiegato la Tomc. Come ricordiamo i tre referendum riguardano nell’ordine: il diritto all'assistenza di fine vita, l'introduzione del voto preferenziale nelle elezioni della Camera e l'utilizzo della cannabis. I deputati stanno pure decidendo in merito alle proposte avanzate
di referendum consultivi avanzate dal SDS sui centri d'accoglienza dei migranti, sulla fiducia al governo e sull'introduzione dell'obbligo dei test antidroga ai funzionari dello stato.
Dionizij Botter