La regione della Primorska – Litorale e Goriziano assieme tanto per intenderci, già amministrata da Francesco Giuseppe al tempo dell'Impero, è il limes etnicamente composito che, dopo il crollo dell'Austria-Ungheria, ha fatto parte del Regno d’Italia in base al Trattato di Rapallo del novembre 1920, ma che poi il Trattato di Parigi del 1947 assegnò all'allora federazione jugoslava, oggi una regione slovena sviluppata, molto permeabile e composita dall'aspetto etnico e culturale, tanto da far immaginare un futuro e un progresso sempre più all'insegna dei valori europei. Basti pensare al comune progetto sloveno-italiano di Capitale europea della cultura Nova Gorica-Gorizia 2025. Tuttavia, non si può soprassedere sul fatto che questa Giornata è stata pensata e istituita come una sorta di risposta all’indizione in Italia del Giorno del Ricordo. Quest’ultimo si celebra il 10 febbraio, giorno della firma di quello stesso documento con cui Roma dovette cedere una parte della Venezia Giulia, dell'Istria a sud del Quieto e della Dalmazia all’allora Jugoslavia. Basti questo per far capire quali sono i sentimenti in campo e quali i confronti, seppur anacronistici dai rispettivi versanti di provenienza. Ma gli stati d'animo continuano ad essere accesi in Slovenia sul piano politico anche a seguito della dicitura scelta e sulle eventuali rettifiche: Giorno del ritorno o annessione della Primorska alla madrepatria. Su un punto sembrano però non discordare i giudizi di chi ha vissuto e sopportato le angherie del ventennio fascista, tema portato in luce anche alla cerimonia di sabato a Idria, sul fatto che con la firma del Trattato di pace di Parigi, su proposta proprio della Francia, ha prevalso un compromesso di divisione territoriale che ha pacificato questa delicata regione di frontiera e di confronto nazionale ed ideologico. Non da ultimo con la firma del Trattato la gran parte dei Primorci, gli abitanti della regione in questione, che erano stati costretti a vivere da stranieri sulla propria terra, si sono visti ricongiungere finalmente al popolo di appartenenza. Una data quindi da non dimenticare in Slovenia.
Miro Dellore