Una maggior trasmissibilità e sintomi più gravi dovuti alla variante Delta del virus hanno fatto aumentare il numero dei ricoveri negli ospedali e nelle terapie intesive ha detto Bojana Beović, presidente dell'Ordine dei medici e capo del gruppo consultivo per le vaccinazioni presso l'Istituto nazionale di salute pubblica. La situazione epidemiologica in Slovenia nel prossimo futuro dipenderà dalla percentuale effettiva delle persone che sono state già contagiate dal covid e dal ritmo con cui verranno vaccinati i gruppi più a rischio. Lo dimostrano i dati di altri paesi ha aggiunto l'infettivologa che in merito alla terza dose ha detto che non ci sono ancora indicazioni chiare in merito e che la validità dei certificati vaccinali europei è stata estesa a un anno.
Il ministro della pubblica amministrazione Boštjan Koritnik, intervenendo ad un convegno sulla disciplina legale delle vaccinazioni, si è detto favorevole all'introduzione dell'obbligo vaccinale. Per i giuristi si tratta di una materia molto delicata, l'obbligo dovrebbe dipendere dalla scienza e non dalla politica, è stato detto. Il diritto alla non vaccinazione non è previsto, ha affermato la legale Nataša Pirc Musar già garante della privacy, lo stato dovrebbe chiedere agli esperti di valutare se sia arrivato il momento di "prescrivere" l'obbligatorietà, non condividendo la decisione del Governo di togliere dal Green Pass il criterio testati per i dipendenti della pubblica amministrazione. Chi non è guarito dal covid dovrà ricevere la prima dose del vaccino entro il primo ottobre. Avrebbe avuto più senso introdurlo per il settore sanitario e per i dipendenti delle RSA, ha aggiunto.
Il coordinatore per la parte logistica della campagna vaccinale Jelko Kacin ha affermato che gli esperti possono fornire delle raccomandazioni e non hanno responsabilità politiche, quelle ricadono sul Governo. Ricordando che in Slovenia negli ultimi anni si è registrata una percentuale molto bassa di vaccinati contro l'influenza stagionale, il 50% di immunizzati conto il covid può venir considerato un successo. Kacin ha annunciato che prossimamente aumenteranno le forniture del monodose Johnson, le cui scorte la settimana scorsa sono andate esaurite in molti centri vaccinali del paese, tra cui anche quello di Capodistria, dove continuano a vaccinare con il siero della Pfizer.