Nataša Pirc Musar, dottore in legge ci ha fatto compagnia sul piccolo schermo per sei anni come giornalista e conduttrice del Telegiornale di Slovenia 1 prima e poi per cinque anni su quello dell'emittente commerciale POP TV. Dal 2003 impiegata alla Corte Suprema e stata nominata su richiesta dell’allora Presidente della Repubblica, Janez Drnovšek, a persona autorizzata all’accesso delle informazioni di natura pubblica e nel 2009 dalla Camera di Stato e su proposta dell’allora Presidente Danilo Turk a garante della privacy. Oggi svolge la professione di avvocato specializzata nei media e diritti umani. Per quanto rigaurda la tutela dilla minornaza italiana la Pirc Musar ha affermato:
"Mi rendo conto che la minoranza italiana è una minoranza che rispetto alle altre europee gode di ampi diritti, ed è giusto che così sia. La Slovenia è uno dei pochi paesi che automaticamente concede due seggi ai rappresentanti delle due minoranze al parlamento, mi sembra giusto che sia così e così deve rimanere, mi farebbe però piacere che lo stesso possa valere anche per gli sloveni in Italia, con un seggio fisso al Senato, è un bene che la signora Tatjana Rojc sia stata eletta in quota PD apparendo al primo posto sulla lista del FVG, si tratta di un riconoscimento al lavoro che ha svolto. Io credo fermamente nei diritti umani e vi spiegherò perché questi sono fondamentali anche per le minoranze. I diritti delle minoranze sono dei diritti umani fondamentali, sono diritti che creano anche dei conflitti o addirittura fanno scoppiare delle guerre e a tale punto ogni stato deve fare attenzione per mantenere questi diritti, uno di questi è sicuramente la lingua. Sono molto soddisfatta per la presenza delle tabelle bilingui nei quattro comuni bilingui del Litorale, in Italia non è possibile vedere queste cose pure in Austria viene rispettato l’articolo 7 del trattato interstatale. Io credo che sul piano della tutela la Slovenia abbia fatto molto e mi auguro che la minoranza italiana sia soddisfatta dei diritti garantiti e dai finanziamenti percepiti".
Dionizij Botter