Foto: MMC RTV SLO
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Una serie di manifestazioni ed eventi per ricordare quanti si sono battuti per i diritti dei lavoratori. Nel Litorale saranno numerosi i fuochi che illumineranno i rilievi soprattutto nelle aree rurali; a Gorizia, Aidussina, ma anche nei quattro comuni costieri. Da segnalare il tradizionale falò a Monte San Marco, a Capodistria, organizzato dalla Confederazione sindacale ’90. L’evento inizia alle 19.45 presso l’ex magazzino del sale Taverna con una fiaccolata diretta verso la scuola elementare Anton Ukmar, dove interverrà il presidente del sindacato Damjan Volf e si esibirà l'Orchestra a fiati di Maresego.
Il primo maggio fu dichiarato ufficialmente Festa dei Lavoratori dalla Seconda internazionale, un'organizzazione di cui facevano parte i principali Partiti operai europei. Al Congresso di fondazione a Parigi, organizzato nel 1889, è stata adottata una risoluzione che prevedeva la limitazione dell'orario di lavoro a 8 ore. Da allora, ogni primo maggio vengono organizzate manifestazioni di massa in ricordo delle sanguinose proteste avvenute a Chicago tre anni prima, in cui furono uccisi 6 manifestanti che chiedevano maggiori diritti per i lavoratori. La Festa del Lavoro fu successivamente adottata da moltissimi paesi nel mondo. In Slovenia, il Primo Maggio fu dichiarato festa nazionale nel 1948. In questa occasione sono numerosi i raduni sindacali e gli eventi che prevedono l'accensione di falò, attorno a cui si raccolgono persone di ogni età per cantare e ballare. Ma oltre al divertimento bisogna pensare anche all'aspetto della sicurezza. A lanciare il monito è l'Amministrazione nazionale per la Protezione e il Soccorso che invita gli organizzatori di eventi pubblici a seguire le direttive per prevenire eventuali incidenti. È necessario osservare le distanze di sicurezza e assicurarsi che nel raggio di un metro dal fuoco non vi sia materiale combustibile, avverte. Non è invece consentita l'accensione di fuochi all'aperto in caso di forte vento. È vietato inoltre l'utilizzo di sostanze pericolose, infiammabili ed esplosive. L'Istituto di sanità pubblica raccomanda invece di usare per i fuochi legna quanto più asciutta e di non bruciare rifiuti, una pratica dannosa per la salute oltre che per l'ambiente.
M.N.