È durato circa mezz'ora il colloquio privato tra il Pontefice e la presidente slovena, Nataša Pirc Musar. Come riportato dalla sala stampa vaticana, un incontro cordiale nel corso del quale è stato espresso apprezzamento per le positive relazioni bilaterali e per il contributo della Chiesa cattolica alla società. La conversazione è stata occasione per uno scambio di vedute e opinioni su alcuni argomenti di carattere internazionale con, in primo luogo, la guerra in Ucraina e le sue conseguenze a livello globale nonché sulla situazione politica nei Balcani occidentali: sul percorso di stabilizzazione e sulla prospettiva europea dell'area. Un percorso, ricordiamo, fortemente sostenuto da Lubiana che si è impegnata molto per l'ottenimento dello status di Paese candidato all'UE, concesso alla Bosnia-Erzegovina. Gli stessi argomenti sono stati affrontati negli incontri che Pirc Musar ha avuto con il segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, e con il segretario per i Rapporti con gli stati e le organizzazioni internazionali, Paul Richard Gallagher. A titolo di cronaca va detto che il Papa ha donato alla presidente slovena un'opera di bronzo intitolata "amore sociale" e da una serie di documenti sulla pace e la fratellanza umana mentre Pirc Musar ha donato al Santo Padre alcuni prodotti a base di miele e la replica dell'alveare di Anton Janša, uno dei più noti apicoltori della storia, vissuto nel Settecento. Nel suo giorno della sua nascita, il 20 maggio, si celebra la Giornata mondiale delle api. Giornata alla quale è stata dedicata una mostra alla FAO inaugurata venerdì proprio da Pirc Musar che nella stessa giornata è stata ricevuto pure al Quirinale dall'omologo italiano, Sergio Mattarella.
(lpa)