“Tutte le misure verranno studiate durante la settimana e poi scelte quelle migliori per la sanità e società in generale”, ha annunciato il Ministro della salute Janez Poklukar, ribadendo che se le misure proposte non vengono accettate restano solamente delle lettere su carta. In base agli ultimi dati disponibili sono stati confermati 324 casi di contagio da omicron e altri 2335 casi per il momento sospetti. Il Ministro, spiegando che il tempo d’incubazione di questa variante è di 2,5 giorni, ha chiesto agli esperti epidemiologi di esprimersi sulla possibilità di interrompere la quarantena, muniti di un test negativo, dopo 5 giorni dal contagio. Poklukar ha inoltre detto di attendersi nei prossimi giorni un aumento dei contagi e delle quarantene che potrebbero determinare delle interruzioni nei processi lavorativi anche nel sistema sanitario. Il Ministro ha inoltre ammonito che dobbiamo monitorare la situazione con un cauto ottimismo siccome le informazioni riguardanti una minore necessità di ricoveri ospedalieri dei pazienti affetti di omicron è stata rilevata in paesi che hanno raggiunto una buona copertura vaccinale della popolazione e che hanno ancora molte capacità ospedaliere disponibili. In Slovenia invece i reparti di terapia intensiva contano 173 pazienti, ovvero i due terzi delle occupazioni complessive dei posti letto, il 90 per cento dei ricoverati sono persone non vaccinate. Sulla possibilità invece di introdurre l’obbligo vaccinale per la popolazione e l’adempimento del criterio GV, guarito o vaccinato, Poklukar ha affermato che in questo momento è in attesa delle indicazioni che varranno fornite dagli esperti, mentre in un secondo momento si deciderà se implementarle o meno.
Dionizij Botter