Si prevede un aumento del 4,9 per cento, a 1.074,43 euro lordi. In conformità con la legge sul salario minimo, questo viene adeguato annualmente almeno con l'aumento del costo della vita, il ministro ha quindi deciso l'adeguamento tenendo conto dell'inflazione complessiva nel 2021, che a dicembre su base annua è stata appunto del 4,9 percento. Se la proposta otterrà luce verde, verrà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale entro il 20 gennaio e il nuovo importo verrà corrisposto per il lavoro svolto a partire dal primo gennaio. Non sono soddisfatti i datori di lavoro. I rappresentanti della Camera di Economia della Slovenia avvertono che l'aumento di quasi il 5 percento del salario minimo significherà un ulteriore grosso peso per la sfera economica, soprattutto per l'industria ad alta intensità energetica e per le piccole imprese. Ricordando che lo scorso anno il salario minimo era già aumentato dell'8,9 percento, nonostante un'inflazione negativa, la Camera di economia propone delle misure di sostegno alle aziende e modifiche in materia di contributi sociali. Meno riserve dai rappresentanti della Camera dell'artigianato e dell'imprenditoria. Il suo presidente, Branko Meh, ha detto che la categoria difende da tempo il principio di salari dignitosi per un lavoro dignitoso. "Comprendiamo comunque i problemi per la grande industria", rileva Meh, "dove un aumento della retribuzione minima del 5 o 10 percento significa molto e già arrivano avvertimenti di possibili licenziamenti". Sul fronte opposto le rappresentanze sindacali. Per l'associazione dei sindacati liberi della Slovenia l'aumento del salario minimo dovrebbe essere maggiore. La presidente Lidija Jerkič ha detto che alla consultazione tra le parti sociali, dove non si è arrivati ad alcun accordo, i sindacati hanno proposto un aumento del 10,65 percento, tenendo conto non soltanto dell'inflazione, cioè del costo della vita, ma anche della crescita dell'economia, delle retribuzioni e del notevole calo della disoccupazione.
Delio Dessardo