Tra i punti in agenda di questa sessione la proposta di modifiche alla legge che regolamenta le imposte sui redditi, e quella sulla deburocratizzazione. La prima normativa dovrebbe apportare modifiche che andranno ad aumentare le retribuzioni nette fino al 2025. Chi si oppone alla proposta sostiene che la misura andrà a minare la sostenibilità delle finanze pubbliche, pertanto, è in forte dubbio l’approvazione della normativa in esame.
Domani interverrà invece il premier Janez Janša il quale dovrà rispondere alle domande provenienti dai banchi dell’opposizione sulla gestione mafiosa e corruttiva del paese.
L'Aula affronterà inoltre le mozioni di sfiducia presentate dall'opposizione contro i Ministri dell'Ambiente, Andrej Vizjak e dell'Interno Aleš Hojs. Il primo affronterà la prova questo venerdì, Lista Marjan Šarec, Sd, Levica-Sinistra, Partito Alenka Bratušek e gli indipendenti hanno inoltrato la mozione dopo che sono state pubblicati gli audio file che coinvolgono l’attuale ministro Vizjak e l’affarista Petan, nei quali Vizjak dava indicazioni su come evadere il fisco. L’opposizione punta il dito per il tentativo, fallito in seguito al referendum, di far approvare la legge sulle acque che sarebbe stata in chiara violazione della Costituzione, secondo il KUL “il tutto per favorire gli interessi privati a scapito del bene pubblico”. Vizjak ha bollato la mozione di sfiducia come un ennesimo atto della battaglia he l’opposizione sta conducendo contro il governo, precisando che coglierà l’occasione per far luce sulle intercettazioni. Per il momento non è chiaro come voteranno tutti i partiti, il partner della coalizione di centro destra, Nuova Slovenia ha infatti già annunciato che Vizjak non gode della loro fiducia, l’SMC non si è ancora espresso, mentre i pensionati Desus hanno detto che attendono di poter leggere le risposte fornite dal Ministro prima di dare un giudizio.
La prossima settimana sarà invece il turno del Ministro degli interni Aleš Hojs il quale viene accusato dalla coalizione di centrosinistra, Kul, delle violenze da parte delle forze delel’ordine ai danni dei manifestanti scesi n piazza a Lubiana e per aver creato un clima di stato d’emergenza e per le continue ingerenze politiche nella polizia.
Per l’esonero sono necessari 46 voti, per il momento i proponenti ne hanno garantiti 43
In entrambi i casi sono previsti dibattiti di oltre 16 ore.
Dionizij Botter