Operazione di sgombero nell'ex fabbrica di biciclette Rog a Lubiana, trasformata in centro sociale. Il proprietario, il Comune di Lubiana, sta effettuando lavori edili nella struttura, abbandonata da molti anni e occupata dall'organizzazione giovanile di attivisti MAO e da altre comunità autonome per viverci e per svolgere varie attività. Stamane attorno alle 7 sono giunti sul posto agenti di polizia e uomini della security, /le forze dell'ordine sono arrivate su richiesta degli addetti alla sicurezza/, ordinando alle persone che si trovavano all'interno di abbandonare lo stabile, alcune sono state allontanate a forza. Gli operai hanno iniziato a smantellare una delle tante costruzioni fatiscenti che fanno parte del complesso dell'ex fabbrica. L'area è stata transennata; sono arrivate diverse persone e ci sono stati momenti di tensione; gli agenti rimarranno sul posto per scongiurare incidenti, ha fatto sapere la portavoce della direzione di polizia di Lubiana, Aleksandra Golec. Da anni il Comune di Lubiana ha in programma di riqualificare la zona, finora però non c'erano stati interventi. In un comunicato la municipalità della capitale slovena fa sapere di essere stata informata che nelle ultime settimane il complesso dell'ex fabbrica era vuoto, per tale motivo oggi è stato preso in possesso da parte del comune quale proprietario. Quanto è stato rinvenuto all'interno e non è di proprietà del Comune è stato censito da una commissione e sistemato in un magazzino. I lavori di demolizione sono potuti iniziare in quanto c’è l'autorizzazione definitiva sul piano edilizio e per il sanamento ecologico dell'area, in stato di degrado e pericolosa. Inoltre, nei giorni scorsi sono stati stanziati altri fondi per l'operazione. Entro un mese, così ancora la municipalità, verrà emesso il bando per i lavori di ristrutturazione. Il nuovo Centro Rog verrà ultimato nel giro di due anni. Già nel 2016 il Comune di Lubiana aveva avviato lavori di demolizione, incontrando la resistenza dei giovani che si opponevano all'ingresso nel sito delle ruspe; negli scontri con gli addetti alla sorveglianza e sicurezza, e i poliziotti successivamente intervenuti, si erano avuti alcuni feriti. Allora il sindaco della capitale, Zoran Janković, aveva detto che si sarebbe fatto ricorso ad ogni mezzo legale per tutelare le proprietà del Comune.
Delio Dessardo