La decisione del Fides giunge a seguito della nuova tornata negoziale che il sindacato ha avuto con il Governo sulla riforma del sistema salariale. Nei colloqui non sono state affrontate questioni di contenuto ma i rappresentanti dell'esecutivo hanno annunciato il rinvio di quasi tre mesi delle trattative, posticipandole dal primo aprile al 30 giugno, e di conseguenza il termine ultimo per la presentazione del nuovo sistema salariale. Decisione che non è piaciuta al sindacato dei medici e dei dentisti che si è detto fortemente contrariato e ha quindi annunciato di voler proseguire con le attività di sciopero.
Dal sindacato si sono però detti pronti a revocare la protesta e a collaborare attivamente e in maniera costruttiva nelle trattative, se verrà rispettato l'accordo siglato lo scorso ottobre che prevede la presentazione del nuovo sistema salariale entro il primo aprile. Se entro la mezzanotte dello stesso giorno l'accordo non verrà relizzato, il 2 aprile verrà ripreso lo sciopero interrotto in precedenza. Le modalità sono le medesime di quelle attuate lo scorso settembre, specificano dal Fides, ma tenendo conto che il 2 aprile è domenica, la vertenza andrà avanti fino alle 7 del mattino del 3 aprile, e non provocherà particolari disagi all'utenza.
La parte governativa ha affermato che lo spostamento si è reso necessario per consentire un ricalcolo delle spese e un'armonizzazione con tutte le sigle sindacali rappresentative del settore pubblico. (ld)