Un nulla di fatto. La camera come noto doveva decidere sula proposta inoltrata dai gruppi dell'opposizione di richiedere l’intervento del Presidente della Repubblica Borut Pahor sulla denuncia costituzionale ai danni del premier Janez Janša. L’ordine del giorno è stato appoggiato dai deputati del Desus, Partito nazionale e dalla coalizione ad eccezione di due deputati dell’SDS assenti e uno dalle file dell’SMC, mentre il blocco dei deputati dell’opposizione hanno votato contro. Assenti i due deputati delle minoranze, ungherese e italiana. “Un assurdità al quadrato” è stato il repentino tweet del premier aggiungendo che “il Presidente della Camera Igor Zorčič ha votato contro l’ordine del giorno della seduta da lui stesso presieduta impossibilitando così di affrontare temi importanti per le persone e la denuncia costituzionale inoltrata dall’opposizione”. Il regolamento prevede 60 giorni di tempo per decidere sulla denuncia costituzionale inoltrata dall’opposizione riunita nella coalizione dell’arco costituzionale, Kul. I deputati della Lista Marjan Šarec hanno poi simbolicamente posto delle sedie nella Piazza della repubblica volendo dimostrare di non essere attaccati alla poltrona e richiedendo elezioni anticipate. “Non abbiamo approvato l’ordine del giorno inquanto il rischio era quello di approvare leggi che sono passate al vaglio dei comitati preposti negando il voto ai parlamentari indipendenti” ha detto Marjan Šarec. “Il governo non detiene più la maggioranza” ha sottolineato sempre Šarec auspicato il ricorso alle urne.
Šarec ha poi annunciato che è stato già inoltrata la richiesta per una seduta straordinaria della camera per la votazione dell’impeachment ai danni del leader SDS Janez Janša. La votazione sarà per i deputati l’occasione per decide se appoggiano quanto sta facendo questo governo oppure se e’ arrivata l’ora di andare ad elezioni anticipate ha detto Marjan Šarec. “Abbiamo deciso di non appoggiare l’ordine del giorno siccome tuttora ci sono degli squilibri di rappresentatività nelle composizioni degli organi della camera” ha spiegato Janja Sluga a capo del gruppo parlamentare degli indipendenti. “E’ tempo di andare alle urne, la coalizione non ha nemmeno i voti per approvare i punti della seduta della camera è stato invece il commento di Luka Mesec della Levica-Sinistra. Precedentemente il collegio di presidenza della camera aveva confermato la composizione degli organi della camera. I quattro deputati indipendenti potranno così partecipare nei 12 organi, i 9 posti sono stati concessi dall’SMC e tre dal Desus. Gli indipendenti ricopriranno inoltre le vicepresidenze nei comitati difesa ed esteri.
Dionizij Botter