Sono partiti regolarmente alle 7 di questa mattina i test gratuiti riservati ai lavoratori e agli studenti transfrontalieri e alla altre categorie che, da lunedì prossimo, potranno entrare in Slovenia solo esibendo il risultato di un test rapido eseguito non più di sette giorni prima.
Il test vengono effettuati in postazioni allestite più meno vicino ai principali posti di confine, e precisamente al Centro culturale di Scoffie, in un container presso il posto di confine di Nova Gorica, al posto di frontiera di Fernetti, al Centro culturale di Caporetto, e in una tenda allestita al posto di confine di Rateče, e rimangono pertanto dalle 7:00 alle 19:00.
La procedura è rapidissima: all’ingresso un addetto chiede generalità e numero di telefono, e, nel giro di pochi minuti, il test è eseguito con rapidità e cortesia.
L’avviso del risultato arriva tramite sms, ma proprio qui c’è stato il primo problema: molti dei testati, una ventina nel corso della mattina a Scoffie, hanno dei numeri di telefono di operatori italiani, che, per il momento, non consentono d’inviare la risposta necessaria per ottenere il secondo messaggio con l’esito. Gli addetti hanno fatto delle verifiche, e il problema sta nel passaggio fra il sistema sloveno e alcuni operatori telefonici italiani, che bloccherebbe le risposte non consentendo di avere l’esito. Si tratta di un problema che però dovrebbe essere risolto entro venerdì, ultimo giorno utile per entrare in Slovenia senza il test.
Dalla polizia di Capodistria hanno poi precisato che dal 15 marzo, senza il possesso di un test negativo non più vecchio di 7 giorni, ai frontalieri non sarà consentito passare il valico di Scoffie nemmeno per arrivare fino alla postazione dei test, che è a un paio di chilometri di distanza dal punto di controllo, al contrario di altri valichi come Fernetti e Nova Gorica.
La validità del tampone - indipendentemente dall'ora in cui lo si è effettuato – è poi di 7 giorni, quindi un test effettuato oggi scadrà alla mezzanotte di martedì prossimo. Non sarà possibile fare un test alla settimana nello stesso giorno della settimana, perché al validità scade il giorno prima.
Per chi passa da Scoffie e Caporetto, e viene ogni giorno a lavorare o studiare, la prospettiva è quindi quella di dover fare due test alla settimana per non rimanere scoperto.
Fra le categorie sottoposte all’obbligo del test validi per sette giorni rientrano, accanto a lavoratori transfrontalieri, e studenti, anche eventuali accompagnatori dei minori, e proprietari e affittuari di terreni nella zona di confine: accanto al test bisognerà avere, in caso di controllo, anche una dichiarazione disponibile in due lingue sul sito web del governo.
Alessandro Martegani, Stefano Lusa