E' tempo di grandi cambiamenti e i socialdemocratici sono pronti ad affrontare la sfida ha esordito la presidente Tanja Fajon, candidata premier degli SD. Gli obiettivi sono chiari - garantire a tutti i cittadini l'accesso ai servizi pubblici, sanità, scuola, welfare. Uno stato che si fonda sulla cultura del dialogo e sul rispetto reciproco, mi guidano, ancora Fajon, i valori di un'Europa unita e non il nazionalismo di Orban. Alle prossime elezioni, in programma ricorderemo il 24 aprile, i socialdemocratici vogliono portare alle urne tutti quegli elettori che chiedono un netto cambio di rotta del paese.
A Capodistria a correre per i due seggi alla Camera di Stato (le circoscrizioni elettorali sono due - centro e entroterra) ci saranno Natalija Gulič presidente del comitato capodistriano dei socialdemocratici dal 2019 e Jadranka Šturm, già deputata nelle fila del LDS durante la prima legislatura tra il 1992-96 e diplomatica di lungo corso. A Lubiana per rappresentare e difendere gli interessi locali, per dare maggiori opportunità alla città e alla sua periferia in termini di posti di lavoro, collegamenti infrastrutturali, sviluppo economico, senza dimenticare la salvaguardia ambientale e le fonti rinnovabili, è stato sottolineato, ed ancora l'approvigionamento idrico, una politica sociale più equa, lotta alla povertà, la decetralizzazione dello stato e la lotta alla corruzione. Se eletta, ha detto Jadrankan Šturm, mi batterò affinchè venga tolto il bollino autostradale nell'area costiera. Con un programma elettorale rivolto a tutti, ha concluso, vogliamo una Slovenia aperta, concorrenziale, sicura, europea e con un'impronta Mediterranea. (ld)