L'esecutivo Janša ha superato indenne la mozione di sfiducia presentata dall'opposizione di centrosinistra, raggruppata nella cosiddetta coalizione dell'arco costituzionale.
Il candidato premier Karl Erjavec che ha ottenuto soltanto 40 voti, meno ancora dei 43 sui quali sembrava poter contare, non ha nascosto la sua delusione dicendo che "i tempi per il cambiamento evidentemente non sono maturi. "La votazione è stata segreta e ha messo in luce la volontà dei deputati, i quali si sono espressi contro questo tsunami politico" ha detto il Deputato del Desus, Branko Simonovič, il quale si era in precedenza rifiutato di firmare la mozione di sfiducia. I deputati delle comunità nazionali non hanno partecipato all'accesa discussione in aula sulla mozione di sfiducia. Il parlamentare della minoranza italiana, Felice Žiža ha ribadito la volontà di collaborare con i governi in carica.
La Direzione del Desus dopo il voto si è riunita per discutere di quanto accaduto. I rapporti all'interno del Desus non sono dei migliori e le posizioni sulla futura strategia sono divergenti; il partito ha poi deciso che invierà al Presidente della Camera Zorčič un avviso nel quale si preciserà che il partito dei pensionati è un partito d'opposizione, resta però da definire lo status del Minsitro dell'agricoltura Podgoršek. “Se continuerà a ricoprire l’incarico potrà cercarsi un alto partito” è stato chiaro Erjavec.
Il Comitato parlamentare alla sanità ha dato inoltre luce verde alla candidatura di Janez Poklukar a Ministro della Salute. L'ex direttore del Centro clinico di Lubiana ha ancora rilevato di non essere legato ad alcun partito politico, e che un'altra questione da affrontare urgentemente è quella di favorire un coordinamento più concreto e agile tra i vari settori della sanità pubblica. Atteso per martedì il voto della Camera di Stato; la nomina di Poklukar non appare in discussione. La settimana ha fatto però discutere l’articolo pubblicato dal portale web belga, Politico, nel quale viene presa in esame la cosiddetta “guerra ai media” la quale sarebbe condotta dal premier Janez Janša. L’autrice, Lil Bayer, avrebbe valutato come autoritario la politica condotta da Janša nei confronti dei media, segnata da continui attacchi, pressioni e intimidazioni. Immediata la risposta del premier, che ha bollato come “bugie” le affermazioni apparse sul portale Politico. “Il servizio è stato commissionato e non racconta la verità facendo riferimento esclusivamente a fonti anonime che fanno parte delle sinistra estrema, ignorando invece le fonti con nomi e cognomi” dice Janša ribadendo che “Politico è questo, racconta bugie per sopravvivere”. Il tweet del premier ha scatenato una serie di reazioni indignate e di messaggi di sostegno rivolti all’autrice dell’articolo.
Dionizij Botter