A prender parte all'odierna riunione del Consiglio per la sicurezza nazionale sono stati invitati il presidente della repubblica, Borut Pahor, della Camera di Stato, Igor Zorčič, del Consiglio di Stato, Alojz Kovšca e il presidente del maggior partito d'opposizione, Marjan Šarec. L'ufficio del premier ha confermato inoltre la partecipazione del direttore del servizio d'intelligence, Janez Stušek, di Jaroš Britovšek del servizio di sicurezza del Ministero dell'Interno, di Uroš Svete, direttore dell'Ufficio governativo per la sicurezza informatica, nonché del Capo di Stato maggiore delle Forze Armate, Robert Glavaš.
Ricordiamo che l'esecutivo di Lubiana si è riunito ieri pomeriggio per una sessione straordinaria sull'attuale situazione a Kiev. Tra l'altro si è deciso di limitare il traffico aereo locale, permettendo agli aerei militari dei paesi alleati di sorvolare liberamente lo spazio aereo sloveno, in caso di dispiegamento di forze aggiuntive nell'est Europa. Oltre alle restrizioni riguardanti lo spazio aereo, sono state discusse e approvate alcune misure aggiuntive di risposta alla crisi, nonché' deciso di adottare una delibera in merito all'assistenza all'Ucraina sotto forma di attrezzature militari. Il Ministro degli Esteri, Anže Logar, ha intanto confermato che il convoglio di funzionari statali sloveni, rimasti bloccati in Ucraina, ha raggiunto con successo il territorio dell'Unione europea. Al contempo ha invitato i consoli onorari della Federazione russa in Slovenia a rinunciare alle proprie nomine. L'ambasciatore sloveno a Kiev, Tomaž Mencin, continuerà invece ad attuare i propri doveri diplomatici nel Paese.
Maja Novak