Oltre alla sconfitta a tavolino contro il Mura ed alla multa da pagare, il Maribor, inoltre, dovrà disputare le prossime quattro partite casalinghe a porte chiuse, come conseguenza delle sanzioni decise dal giudice disciplinare. Il Maribor ha ora il diritto di presentare ricorso entro tre giorni dalla ricezione del verbale dell'udienza.
Secondo quanto chiarito dalla Federcalcio slovena, il giudice disciplinare, in qualità di organo indipendente ed autonomo, non ha ancora emesso una decisione sulla responsabilità del club di casa nell'organizzazione della partita, poiché sta ancora valutando eventuali circostanze aggiuntive.
L'incidente contestato è avvenuto al 58º minuto della partita del 21º turno del massimo campionato sloveno tra Mura e Maribor, quando uno degli ultras del Maribor ha lanciato un potente dispositivo pirotecnico, causando lesioni a sei membri del club di casa e ad un giovane raccattapalle.
Il giudice disciplinare Boštjan Jeglič, motivando il 3 a 0 a tavolino in favore del Mura, ha evidenziato il comportamento antisportivo e inappropriato dei tifosi, menzionando insulti ripetuti, l'accensione di torce ed il loro lancio in campo, proprio dove si stavano riscaldando i giocatori.
Ha aggiunto inoltre che, dopo la decisione di sospendere la partita, sono state lanciate torce anche in direzione dei pompieri e della polizia. Inoltre, i tifosi del Maribor hanno causato interruzioni nella partita, danneggiando sedie e lanciandole sul terreno di gioco.
La Federcalcio ha dichiarato che il giudice disciplinare ha preso in considerazione tutte le dichiarazioni delle parti coinvolte, inclusi i rappresentanti ufficiali dei due club, sottolineando che la sicurezza di giocatori, arbitri, rappresentanti dei club e spettatori devono sempre essere garantite.
Infine, in linea con i principi della UEFA, l'uso di dispositivi pirotecnici è considerato come "uso di materiali pericolosi" che possono causare gravi lesioni e danneggiare la salute, ed è quindi strettamente e severamente vietato.
Davide Fifaco