Nel suo discorso di insediamento Aleksander Čeferin ha ringraziato i delegati per il loro sostegno. "È un grande onore, ma soprattutto una grande responsabilità nei confronti del calcio", ha dichiarato il presidente. "Farò del mio meglio per non deludere" ha aggiunto. Čeferin, 55 anni, è il settimo presidente della UEFA dal 2016, quando ha sostituito l'ex nazionale francese, Michel Platini, prima della rielezione nel 2019. La sua riconferma a capo della massima organizzazione calcistica europea per il mandato 23-27, era più che altro una formalità visto che già ad ottobre il presidente uscente aveva annunciato 55 lettere di sostegno alla sua rielezione, praticamente di tutti i paesi che fanno parte dell'UEFA. Il 6 gennaio di quest'anno, alla scadenza dei termini per la presentazione delle candidature, il suo era l'unico nome pervenuto.
Nel chiudere l'edizione 2023 del Congresso UEFA a Lisbona, dove l'organizzazione dell'Europeo di calcio femminile nel 2025 è stata assegnata alla Svizzera, Čeferin ha ribadito la promessa fatta dopo la sua prima elezione ad Atene: "Vi prometto che non dimenticherò mai che siamo qui per il calcio. Metteremo il calcio al primo posto, sempre. Farò tutto il possibile per proteggere il calcio insieme a voi". Nel suo discorso non sono mancati riferimenti alla Superlega, contro cui continua la sua feroce battaglia: "Hanno tentato di creare nuovi modelli in contrasto con quello europeo, che è basato sul merito sportivo. E il merito sportivo non ha prezzo, non può essere comprato, si può solo guadagnare stagione dopo stagione. Non c'è spazio in Europa per cartelli" ha detto il presidente UEFA "il calcio è e sarà sempre lo sport della gente, non dobbiamo lasciar prevalere l'interesse di pochi sull'interesse di tutti. Non dobbiamo mai dimenticare quanto sia bellissimo il calcio, il calcio definisce chi siamo e quello europeo ha una storia unica, una storia di successo". Le parole di Čeferin.