Osiamo dire che è stato un vero e proprio delirio capodistriano, per la folla, per il caldo, per la musica. per il tifo, per i campioni olimpici che si sono concessi ai microfoni, ai tifosi per le foto e gli autografi di rito, Chi tifava Leški, chi Vodišek, in tanto anche i pallamanisti che per un soffio hanno perso la medaglia di bronzo e ancora, lo si vedeva dai loro volti, amareggiati per come è finita nella finale per il terzo posto. Ma anche loro si sono fatti travolgere dal grandissimo entusiasmo delle tantissime persone accorse. Capodistria è la città delle medaglie, la città dei campioni ha detto il sindaco Bržan, possiamo vantare di aver conquistato i due terzi delle medaglie slovene a Parigi. Il primo cittadino Aleš Bržan: "Non è una grande giornata, è un grande anno, anzi un grande quadriennio. Da oggi in poi possiamo finalmente dire che siano non solo una città di sport, anzi un comune di sport, ma un comune di medaglie e di campioni. E ripetiamolo tra quattro anni. Secondo me non sono solo due le medaglie delle tre slovene, sono due e mezzo, perchè anche Janja Garnbret..prima di tutto l'allenatore lavora a Capodistria, lei fa gli allenamenti a Capodistria, quindi io dico..due e mezzo sono nostre."
Strafelici dell'accoglienza ricevuta i medagliati Andreja Leški e Toni Vodišek che hanno ringraziato per il supporto e il sostegno tutti, che festeggiare una medaglia a casa propria è la cosa più bella del mondo, che la gioia del momento che stanno vivendo è indescrivibile. "Da quando ho iniziato a praticare judo ho sognato questo momento, di poter salire sul palco perchè avevo vinto na medaglia. Spero che la mia vittoria contribuisca a diffondere questo sport e magari perchè no un nuovo impianto sportivo per il judo a Capodistria" le parole di Andreja Leški. Ai nostri microfoni anche Toni Vodišek, nel suo fluente italiano, ha parlato di un sogno che si è realizzato, vicecampione olimpico di kite surf nelle acque di Marsiglia. L'altra sera il ricevimento a Lubiana è stato bellissimo, ma questo di Capodistria è una cosa straordinaria, grazie a tutti ha detto con il suo immancabile sorriso. Voce di Toni che purtroppo nel servizio audio per il Giornale Radio non è andato in onda per motivi tecnici, ascoltiamo invece cosa ci ha dichiarato il papà e allenatore Rajko Vodišek. "Non ho parole, non ho la voce..è andata. La festa continua, grazie Koper, grazie Capodistria, siete il più bel popolo che io conosca, e la città più bella del mondo." E questa medaglia cosa rappresenta? "Questa medaglia è la ciliegina sulla torta, tanti sacrifici, abbiamo lavorato duro e sappiamo dove possiamo arrivare e puntiamo in alto." (ld)