Dopo la vittoria ai rigori contro la Francia, l'Argentina ha festeggiato una prima volta, sfilando per le strade di Doha su un bus scoperto, con uno speciale cordone di militari e forze dell'ordine. Ma ovviamente la vera festa e le celebrazioni più fastose sono quelle di Buenos Aires, dove milioni di persone si stanno accalcando nelle strade.
Un momento di gioia incredibile per una nazione che sta vivendo da anni una difficile crisi economica, con un'inflazione che supera il 90% ed il costante rischio di default. Un paese ricco di risorse naturali, enormi potenzialità nel campo delle energie rinnovabili, che agli inizi del '900 aveva un PIL pro capite pari a Francia e Germania e che era meta di italiani ed europei che fuggivano dalle miserie lasciate dalla guerra, ma che ora ha quasi smarrito la memoria del proprio benessere.
Il successo nel principale evento sportivo insieme alle Olimpiadi, ha portato il presidente Alberto Fernández a proclamare la giornata di festa nazionale, decisione che ha sollevato diverse polemiche, per un provvedimento dell'ultima ora a cui non hanno aderito diverse province.
L'aereo dei campioni del mondo è atterrato all'aeroporto internazionale Ezeiza di Buenos Aires; sulla pista era pronto l'autobus scoperto che ha portato i giocatori, fino al centro della città per una prima celebrazione della squadra. Messi e Scaloni sono stati i primi a scendere dall'aereo, seguiti da tutta la squadra. Hanno camminato lungo il tappeto rosso e sono andati direttamente all'autobus che li aspettava per portarli alla sede dell'Afa, la Federcalcio argentina, dove hanno passato la notte, mentre migliaia di tifosi li aspettavano. Ora continuano i festeggiamenti con una incredibile folla impazzita di gioia, e delle immagini dall'alto veramente impressionanti che testimoniano l'altissimo numero di persone scese in strada.
Davide Fifaco