Foto: Radio Capodistria
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Se a metà della scorsa stagione di serie A2 italiana, con una squadra di basket che offriva prestazioni tutt'altro che brillanti, a volte subendo sconfitte inspiegabili, avessero detto ad un tifoso della Pallacanestro Trieste che qualche mese dopo si sarebbero trovati nella massima serie italiana ed avrebbero battuto i campioni d'Italia di Milano, lo stesso tifoso, per quanto ottimista, avrebbe invitato il proprio interlocutore a posare il vino.

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Ed invece al nuovo debutto in A1 la compagine giuliana si è tolta una gran bella soddisfazione, battendo per 84 a 78 lo squadrone meneghino allenato da Ettore Messina e guidato in campo da campioni quali Mirotić, LeDay o Shields.

Con una prestazione maiuscola del playmaker Colbey Ross che ha segnato 22 punti e smazzato 6 assist, supportato dai 19 punti di Denzel Valentine e dai 18 di Markel Brown, Trieste ha deliziato il proprio pubblico, fornendo una prestazione di carattere, con una difesa asfissiante sui più quotati avversari, costretti a ben 17 palle perse totali. I giuliani hanno seguito l'unico piano gara che poteva mettere in difficoltà Milano: gioco a ritmi alti e massima attenzione in difesa, essendo ben coscienti che i lunghi meneghini potevano essere limitati ma sicuramente non fermati. Un plauso a coach Jamion Christian, che ha evidentemente azzeccato le giuste scelte ed una menzione speciale a Jeff Brooks, che in alcuni momenti ha preso la squadra sulle proprie possenti spalle, dimostrandosi un vero leader.

Se la Trieste cestistica ride, quella calcistica ancora non vede la luce fuori dal tunnel, piuttosto scuro, che sta percorrendo. L'Unione neanche dopo l'avvicendamento tecnico tra Santoni e Marino raggiunge la tanto desiderata ed anche necessaria vittoria. In trasferta a Trento, contro la locale compagine, i rossoalabardati passano in vantaggio al l'undicesimo minuto con un rigore messo a segno da Vertainen, ma vengono raggiunti nel finale, al novantesimo minuto, dal gol siglato da Di Carmine. La Triestina rimane così nelle zone base di classifica, con soli 4 punti in sette gare e la speranza che il nuovo allenatore, che dovrebbe essere nominato a breve, possa portare la squadra fuori dalle sabbie mobili del fondo graduatoria.

Davide Fifaco

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