Contento e emozionato Vlatko Čančar per la calorosa accoglienza che gli hanno tributato i capodistriani, i tifosi, gli appassionati di basket, i curiosi e i tanti bambini che hanno voluto fotografarsi con il campione NBA e avere un autografo da lui, e Čančar non si è tirato certo indietro. Un breve discorso per ricordare da dove è partito, dai campi di basket in cemento a Giusterna, per arrivare sul tetto del mondo, vincere il titolo NBA, il sogno di ogni ragazzino che gioca a pallacanestro. Ha ringraziato tutti coloro che in un modo o nell'altro hanno controbuito alla sua crescita, a Capodistria, Lubiana, Škofja Loka, Mega Belgrado e Burgos.
"Capodistria ancora una volta ha dimostrato di amare i propri sportivi, è successo anche due anni fa dopo il ritorno dalle Olimpiadi con la nazionale di basket, è sempre bellissimo tornare a casa, tra la mia gente, i capodistriani sono i migliori. Tutto quello che so fare, che porto sul campo, l'ho imparato a Capodistria", le parole di Čančar ai microfoni dei cronisti.
Čančar, che sul palco è stato salutato, prima del taglio della giganstesca torta, dal sindaco di Capodistria Aleš Bržan e il presidente dell'Associazione sportiva di Capodistria Arturo Steffè, si è proiettato ai prossimi Mondiali di basket in programma dal 25 agosto al 10 settembre nelle Filippine, in Giappone e in Indonesia. "La nazionale parte motivata, le apettative sono tante, maggiori di quelle dell'ultimo Eurobasket, daremo il massimo. La Slovenia sarà orgogliosa di noi" ha chiosato Vlatko Čančar. (ld)