Hanno scelto la rinnovata sede del bar nella sede della Comunità degli italiani di Capodistria, i candidati della lista “La nostra voce per Capodistria”, che presenta candidati per i seggi in Consiglio Comunale, per la Can e il Consiglio della Comunità locale di Capodistria centro.
In tutto 13 candidati presenti all’evento di chiusura: fra questi molte conferme ma, come ha sottolineato Alberto Scheriani, presidente uscente della Can Costiera, anche dei volti nuovi e giovani.
Lo stesso Scheriani ha aperto gli interventi sottolineando i risultati raggiunti nel corso della passata amministrazione sia in Consiglio comunale, sia nella Comunità autogestita. “Ci tengo a sottolineare – ha detto - il fatto che siamo la continuità: abbiamo dimostrato in questo mandato di aver fatto tante cose, di aver saputo fare tante cose, pur in un mandato molto difficile a causa del Covid che ci ha causato molte difficoltà". "Tanti progetti sono ancora aperti, e noi siamo la garanzia di poter concludere questi progetti e lavorare per i nostri connazionali”, anche, ha aggiunto, “lavorando insieme agli altri, al contrario di quanto dice qualcuno”.
Scheriani ha anche fatto un breve riassunto dei risultati raggiunti, come l’ufficio per il bilinguismo, “che rincorrevamo da tanti anni”, l’acquisto di Palazzo Tarsia, “che sarà a disposizione dei cittadini e delle istituzioni della comunità che potranno trovare una sede per fare attività”, ma anche la stessa rinnovata sede del bar della Comunità.
Nel prossimo mandato, ha aggiunto, “vogliamo proseguire su questa strada: vogliamo restaurare il collegio dei Nobili, sede della Pier Paolo Vergerio e del ginnasio Gian Rinaldo Carli; vorremmo arrivare alla costruzione del nuovo asilo a Crevatini, e lavorare sul bilinguismo: abbiamo aperto l'ufficio da appena che mese e bisogna dargli fiato”. “Bisogna che il bilinguismo diventi un qualcosa quotidiano per tutti quanti – ha concluso - e che venga finalmente rispettato”.
A questo riguardo Damina Fischer, candidato al consiglio comunale come lo stesso Scheriani e Roberta Vincoletto, ha sottolineato il lavoro fatto sulle insegne in italiano e i nomi storici in città. Una linea che va sviluppata, ha aggiunto, così come altri progetti che, ha detto, intendo seguire “con stesso impegno, in modo cocciuto, da istriano”.
Alessandro Martegani