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Il primo appuntamento sarà domani sera lunedì 2 settembre all'estivo della Comunità degli Italiani dove verrà messo in scena un bozzetto ispirato al tipico folclore locale
Si tratta di una ricerca sulle persistenze e resistenze linguistiche e culturali che accomunano- ancora oggi - le due aree unite da secoli di vita comune.
Si ribadisce che la questione è sorta a causa del mancato rispetto della legge. Le targhe in questione mettono in forse il bilinguismo e creano l’impressione di un monolinguismo storico.
A partire dai loro studi si dicono concordi nel chiedere il rispetto della multiculturalità di questo territorio e dell'identità italiana e istroveneta, parlando di una interpretazione da parte di Lubiana che potrebbe dare adito a letture revisioniste.
Maia Nerina Bertoch si sente abbandonata dalla sua comunità che non ha sostenuto il suo ricorso, mettendo in dubbio il lavoro fatto in seno all'Assemblea UI. Impossibiliti a votare qualcosa che non si è mai visto, la posizione dell'Assemblea dei soci.
Nelle scuole medie italiane del capodistriano c'è grande soddisfazione per il numero dei neoiscritti, apprezzata l'offerta didattica delle scuole secondarie della CNI
In questa occasione ha ringraziato i molti della maggioranza, che in questi giorni hanno espresso la loro solidarietà e il loro appoggio alla minoranza.
Secondo Fischer la ricostruzione della vicenda fatta da Ahačič non corrisponderebbe del tutto a come sono andate realmente le cose e proprio lo studio firmato dal professore sarebbe alla base del problema.
Pronti alle nuove sfide, e alle novità che riguardano nello specifico la scuola dell'obbligo, anche gli istituti con lingua di insegnamento italiana di Capodistria, Isola e Pirano.
Il consigliere dei Democratici Jure Colja sostiene che "se proprio si deve discutere della rimozione dei nomi di strade o di piazze si inizi allora a parlare di eliminare i nomi di piazze e strade dedicate a dittatori e funzionari di regimi totalitari".
Si spera, così, di risolvere definitivamente la questione delle tabelle capodistriane, come richiesto anche dai cosiglieri comunali del Movimento Libertà.
Importante, però, secondo loro che questa situazione non venga strumentalizzata dai rappresentanti della politica sia della maggioranza sia della minoranza.
Increduli e attoniti per quanto successo a Capodistria, rilevano in un comunicato. Il fatto rappresenta una violazione molto grave dei diritti minoritari. Preoccupazione da parte del presidente Alberto Scheriani.
Giovedì prossimo tutte le istituzioni della Comunità Nazionale Italiana terranno una conferenza stampa congiunta per parlare della situazione.
Secondo lui "le targhe con i toponimi collocate al contrario" sono "la devastante sconfitta della ragione e della politica nella sua accezione più alta e nobile" e si chiede se siano state seguite tutte le "vie necessarie per un'ampia condivisione".
Ci sarà la tradizionale benedizione del sale, ma anche il gruppo in costume della “Fameia dei salineri” e poi uno degli ultimi appuntamenti de “La cucina delle saline”.
Ieri sera la tradizionale sfilata e primo assaggio dei dieci gruppi presenti quest'anno
Un'iniziativa che ha suscitato le immediate reazioni di molti dei rappresentanti delle istituzioni della CNI e non solo
A Capodistria girate le targhe con gli odonimi storici. L'operazione ordinata dal comune dopo l'ingiunzione dell'ispettorato per la lingua slovena.
Il presidente della Comunità locale di Capodistria Centro prende posizione sulla questione delle targhe oscurate.
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