Seduta straordinaria dell'Assemblea dei soci della Comunità degli italiani di Ancarano convocata su richiesta della socia Maia Nerina Bertoch per parlare della situazione che si è creata all'interno di Unione italiana. Consigliera del locale sodalizio nell'Assemblea di Unione Italiana, alla pari della collega di Bertocchi, era stata esclusa dalla riunione segreta della Consulta del 9 gennaio che portò alla nomina della coordinatrice di Unione Italiana Capodistria, violando, a suo dire, statuti e leggi slovene. Come noto il Ministero della pubblica amministrazione ha accolto il ricorso presentato dalle consigliere escluse e dal presidente di Unione italiana Maurizio Tremul, presente all'assemblea pubblica di ieri sera, alla delibera di nomina del nuovo coordinatore da parte dell'Unità amministrativa di Capodistria che adesso dovrà riesaminare la questione. Maia Nerina Bertoch si sente abbandonata dalla sua comunità che non ha sostenuto il suo ricorso, mettendo in dubbio il lavoro fatto in seno all'Assemblea UI. Alla base tante incomprensioni, poco dialogo e l'impossibilità di votare qualcosa che non si è mai visto, la posizione dei soci del sodalizio.
E' stata una riunione lunga e articolata che si è conclusa con un nulla di fatto. Con le due parti in causa, Maia Nerina Bertoch e Assemblea dei soci - erano presenti in 10, ognuno fermo sulle proprie posizioni. Per Maia Nerina Bertoch a gennaio è stato fatto un golpe con la nomina "illegale" della coordinatrice di Unione Italiana Capodistria, una procedura -che ha definito- "una grande vergogna per questa comunità", Ancarano e Bertocchi buttati fuori dalla Consulta di Unione Italiana Capodistria, suo dovere di consigliera -che si è sempre battuta per i diritti della comunità nazionale italiana e per gli interessi del sodalizio ancaranese- presentare il ricorso alla delibera dell'Unità amministrativa di Capodistria non ottenendo l'appoggio della sua comunità. A colpirla è stata soprattutto la mail del presidente della comunità Guglielmo William Tell, assente nella riunione di ieri, che ha criticato il suo operato.
Maia Nerina Bertoch: "Da parte del mio presidente mi è stato detto che non ho fatto un buon lavoro come consigliera e che è deluso del mio comportamento. Veramente per me è uno shock, non lo nego perché penso che sto difendendo questa comunità con le unghie e con i denti e lo faccio orgogliosamente. Ho avuto molto appoggio anche dai nostri membri che mi hanno chiamata perché non capivano la situazione. Sentirsi dire di non aver fatto un buon lavoro, di essere una delusione per qualcuno è stato difficile; non è che, tra virgolette, ho sbroccato ma ho detto va bene, se pensate questo io presento un resoconto giorno per giorno tutto il mio operato. Però il fatto è diventato ancora più grave quando ho ricevuto la mail della CI che non si approva ma nemmeno appoggia il mio ricorso. Facendo alcune telefonate sia alla vicesindaca che alla vicepresidente chiedendo qual è il problema, ma non ho ricevuto mai una risposta vera o concreta, neanche oggi. Il problema è stato che mi sono sentita da sola, veramente da sola oppure ad un certo punto in torto di aver fatto il mio dovere dovere di consigliera."
Interpretazioni differenti su come si sia svolta la riunione in cui venne chiesto se e dove presentare il ricorso, molta confusione su una questione che sta ancora cercando il suo epilogo, infatti l'Unità amministrativa è chiamata ad esprimersi in merito a fine settembre con la possibilità di richiedere una nuova deroga, incompresioni e una spaccatura in seno alla CNI che non hanno aiutato a chiarire la situazione. Linda Rotter, socia del sodalizio di cui è stata la prima presidnete. "Come ho detto anche durante il mio intervento in Assemblea, assolutamente penso che sia desiderio di tutti gli appartenenti della CNI che questa questione venga risolta perché sicuramente non giova a nessuno, non giova alla CNI in generale. Invece per quanto riguarda il concreto le accuse che ci sono state rivolte, il problema di questi ricorsi, tutt'ora il presidente e la vicepresidente non hanno mai visto questi ricorsi, quindi è molto difficile esprimersi concretamente su una questione di cui non si è a conoscenza"
La vicepresidente Daniela Pirš non ha voluto rilasciare dichiarazioni al nostro microfono, durante la riunione ha più volte chiesto a Maia Nerina Bertoch quale fosse stato lo scopo della riunione e ribadito che la Comunità non ha potuto esprimersi in merito al ricorso non avendolo mai visto. Secondo la vicepresidente il suo fine era fornire informazioni per i media e non per la comunità. Maia Nerina Bertoch ha detto che negli ultimi mesi è stata oggetto negli ultimi mesi di aggressioni verbali anche da parte dei consiglieri dell'Assemblea UI. Il presidente di Unione italiana Maurizio Tremul, intervenuto nel dibattito, ha ripercorso i fatti che hanno portato alla nomina della nuova coordinatrice di UI Capodistria, parlando di questione tecnica e politica, che sono stati violati lo statuto di UI e altre leggi, tra cui quella slovena sulle associazioni, che sono stati lasciati deliberatamente fuori dalla Consulta alcuni consiglieri, una decisione, ha ribadito, che ha indebolito la CNI. E il Ministero, rigettando la questione all'Unità ammistrativa ci ha dato ragione, le parole di Tremul (ld)