E ‘mancato, all'età di novant'anni, a Fiume Sergio Turconi, uno dei nomi più noti della Comunità Nazionale Italiana nel campo della critica letteraria. Nato a Milano nel 1928, Sergio Turconi giunse a Fiume nella seconda metà del 1946 per contribuire all'edificazione del socialismo. Fu uno degli intellettuali di maggior spicco di quello che viene spesso definito il controesodo. Diede un contributo determinante alla ripresa della vita culturale e letteraria della minoranza nel secondo dopoguerra. Iniziò a lavorare nelle pubblicazioni dell'EDIT, a cominciare da "La Voce del Popolo". Fu uno dei promotori della rivista trimestrale di cultura "La Battana", di cui fu a lungo anche caporedattore. Il suo legame con la minoranza italiana non venne meno neanche quando all'inizio degli anni Sessanta lasciò Fiume per Belgrado, dove fu docente alla Cattedra di italianistica della Facoltà di Filologia dell'Università della capitale jugoslava. Nel 2014, da Belgrado ritornò a Fiume dove trascorse gli ultimi anni della sua vita.
Dario Saftich