Riunito il 20 giugno scorso ad Umago, il Comitato dei garanti UI, presieduto da Claudio Stocovaz e composto ancora da Antonella Degrassi, Gianfranco Stancich, Sandro Vrancich e Arianna Brajko Gall (quest' ultima assente giustificata all' incontro) ha concluso di "non avere facoltà di decidere e deliberare in merito alla lesione di diritti o procedure inerenti al funzionamento di un'Associazione registrata in un altro stato, in questo caso in Slovenia". Nella conclusione l'organismo rileva ancora che "dopo aver letto gli Statuti e il Regolamento di procedura ritiene tale documentazione incompatibile e manchevole e che lascia spazio a interpretazioni differenti e discordanti". Il Comitato, perciò, suggerisce all' Assemblea dell'Unione di redigere e armonizzare al più presto gli atti fondanti in vigore nei due stati. Questa, dunque, la risposta dell'organismo UI al ricorso presentato il 15 aprile da un gruppo di soci iscritti nelle CI che hanno sede in Slovenia. Nel reclamo - firmato da Ondina Gregorich Diabate, Alan Medveš, Graziella Ponis Sodnikar, Onorina Rušnjak, Fiorenzo Dassena, Kris Dassena e Stefano di Stefano- si rileva che la riunione segreta dei 7 consiglieri della consulta capodistriana, che il 9 gennaio scorso hanno eletto un nuovo rappresentante legale dell' UI in Slovenia, rappresenta una violazione dell' articolo 14 degli Statuti UI di Fiume e Capodistria e il mancato rispetto dello spirito dei documenti fondanti della massima istituzione rappresentativa della componente italiana. Viene disapprovato fermamente il comportamento dei consiglieri riunitisi al di fuori dell'Assemblea unitaria che con la loro votazione hanno compromesso il principio di unitarietà e sconfessato gli organismi di lavoro comune, eletti - si ricorda- anche con i voti dei consiglieri UI residenti in Slovenia. Tra questi - si rileva ancora nel ricorso- ci sono Dyego Tuljak, membro della Giunta esecutiva e Gianfranco Stancich, vicepresidente del Comitato dei garanti. "Le loro decisioni, affiancate ancora da Gianfranco Kozlovič, Robi Štule, Daniela Ipsa, Alex Zigante e Jan Pulin hanno di fatto determinato- si legge ancora nel documento - la nomina di un nuovo rappresentante legale dell'UI in Slovenia, che non è più il rappresentante unitario dei due paesi".
(lpa)