Figlia di esuli istriani, nata nel campo profughi fi Fossolo da genitori che lasciarono Sicciole nel 55, Lucia Castelli ha sentito la necessità di parlare e raccontare della sua storia e delle proprie origini istriane solo qualche anno fa. “Quando nel 2011 si festeggiavano i 150 anni dell’Unità d’ Italia sentivo dentro di me una nota stonata perché’ quell’ Italia non era il paese dove erano nati i miei genitori” ha esordito la Castelli nell’ incontro con gli studenti del dipartimento di italianistica.
Un silenzio rotto prima con la fotografia, sua grande passione e successivamente con una ricerca etnoantropologica raccolta anche in un volume che riporta i ritratti e le interviste di una cinquantina di italiani d’ Istria. Tra loro c’ è chi decise di abbandonare la propria terra ed oggi vive tra Bologna, Firenze Modena e Trieste e chi invece decise di rimanere e risiede a Sicciole, Pirano e Portorose.
“Nel mio piccolo, ho voluto dare un modesto contributo alla lettura di una grande e triste pagina di storia, a spiegare le conseguenze che i drammatici avvenimenti post bellici possono avere sulle singole persone, sull’ uomo semplice” ha affermato ancora Lucia Castelli aggiungendo “Non tutte le persone contattate si sono dimostrate disponibili a testimoniare con la propria immagini e con la propria voce momenti di vita che indubbiamente riaprono ferite dolorose ma tutti mi hanno sostenuto la mia voglia di raccontare una storia che non veniva e ancora sempre non viene capita”.
“In Italia le nostre vicende non sono state spiegate per intero, il messaggio che arrivava allora era quello del siete venuti via da un paradiso comunista e ciò significa che siete fascisti. Non eravamo accolti bene. Qualcosa è cambiato con l’istituzione del Giorno del ricordo ma anche quella data purtroppo spesso viene strumentalizzata a fini politici” ha affermato ancora Lucia Castelli che questa sera sarà ospite della Comunità degli Italiani di Pirano per un'altra presentazione alla quale, come ci ha spiegato la professoressa Nives Zudic Antonič, saranno presenti pure alcuni degli intervistati. Domenica alle 12,30 sempre a Casa Tartini apertura della mostra fotografica che si articola in tre sezioni ovvero Ritorno a Fossoli, Chi parti e Chi rimase.
Lionella Pausin Acquavita