Il deputato del Parlamento italiano , eletto nella circoscrizione estero Europa nelle fila del centrodestra, ha oggi incontrato l'Unione Italiana a Capodistria, facendo poi una visita anche ai programmi di radio e tv Capodistria. Ad accoglierlo a nome dell'Unione Italiana il Presidente e il Segretario della Giunta esecutiva Maurizio Tremul e Marin Corva, e Marko Gregorič, responsabile dell'Ufficio Europa.
Come a Zagabria, dove Billi ha incontrato il Presidente dell'Unione Italiana Furio Radin, si è parlato dei problemi contingenti che affliggono la minoranza, in primis il rinnovo della legge 73 che finanzia parte delle attività minoritarie.
"Io sono qua per capire come e dove poter supportare al meglio sia dal punto di vista finanziario sia da quello organizzativo la Comunità Nazionale Italiana", ha detto Billi, "per cercare, così, di migliorare e rafforzare i rapporti tra Roma e la minoranza italiana in Slovenia e Croazia".
Molte le questioni messe sul tavolo, come ci conferma il Segretario della Giunta Esecutiva dell'Unione italiana Marin Corva:"I punti che noi volevamo presentare riguardano la collaborazione transfrontaliera, i progetti europei , il discorso dell'autonomia della nostra CNI che in questi mesi è stata messa in discussione, l'importanza della decentralizzazione oltre che l'importanza di investire nelle nostre strutture scolastiche, dove si formano i nostri giovani che sono il nostro futuro".
Da parte di Billi, piena disponibilità a portare avanti le istanze della Comunità Nazionale Italiana a Roma e non solo. Si è parlato, infatti, anche della situazione venutasi a creare con la Regione Friuli Venezia Giulia, dove a detta del deputato e dei suoi collaboratori, con la nuova Giunta, verrà al più presto messa mano al sistema dei bandi, ritornando alle modalità di finanziamento precedenti.
Billi ha fatto anche visita ai programmi di Radio e Tv Capodistria, dove ha incontro il vicedirettore per i programmi italiani della RTV Slovenia Antonio Rocco, affrontando il tema dei finanziamenti provenienti dall'Italia per la trasmissione satellitare dei programmi, che potrebbero venir meno.
Barbara Costamagna