"Con grande orgoglio celebriamo il trentennale dell'Unione Italiana e annuncio l'ottenimento dell'alto patronato del presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella", ci ha detto per prima cosa il presidente dell'Unione Italiana Maurizio Tremul che vede in questo "un importante riconoscimento" del ruolo svolto in questi anni dall'istituzione da lui rappresentata.
Un cerimonia solenne quella organizzata alle 18 di domani al Teatro Nazionale Croato "Ivan de Zajc" che prevede la presenza di un parterre de rois come ci ha spiegato Tremul: "Abbiamo invitato i massimi rappresentanti dei governi italiani, croati e sloveni; quelli delle regioni, delle città e dei comuni in cui è presente la CNI; tutti i dirigenti delle Comunità degli italiani, delle nostre scuole e istituzioni; i presidenti dei consigli della minoranza istriana e litoraneo-montana; il presidente della CAN costiera; i nostri due parlamentari, Radin e Žiža; ma anche i membri dell'assemblea costituente di trenta anni fa e tutti i membri e presidenti della giunte esecutive e delle assemblee che si sono susseguite in questi anni".
Il programma dovrebbe durare circa un'ora e mezza e vedrà una commistione tra momenti di intrattenimeto e altri nei quali prenderanno la parola i protagonisti di questi trenta anni ed alcune delle autorità presenti. All'evento potranno accedervi solo i possessori di green pass e trasmesso anche in diretta streaming sul canale Youtube dell' UI e sul sito di TV Nova. Per l'occasione la casa editrice Edit ha anche creato un logo che sarà utilizzato per tutto il periodo dei festeggiamenti.
Il trentennale è un traguardo importante ma sicuramente non rappresenta un punto di arrivo per la UI il sui impegno continua. Ma quali sono le "vecchie e nuove sfide" che si dovranno ancora combattere?
"Ho difficoltà a rispondere a questa domanda", ha ammesso il presidente, "perchè si tratta di qualcosa di cui parleremo domani alla cerimonia ufficiale. É nostra intenzione, infatti, tentare di fare non tanto l'elenco di ciò che abbiamo raggiunto in questi trenta anni (per non trasformare questo evento in un'autocelebrazione), ma di ricordare il contesto nel quale siamo nati, alcuni obiettivi strategici raggiunti e soprattutto incominciare un dialogo tra di noi su come vogliamo la UI dei prossimi decenni".
Barbara Costamagna