Le tabacchine della vecchia manifattura di Rovigno, diventata negli ultimi anni un vero e proprio reparto industriale, hanno ispirato l'ultimo lavoro teatrale dell' Associazione Grado Teatro. Si intitola appunto “Le tabacchine", di Giorgio Amodeo anche regista, e Tullio Svettini. E' praticamente il racconto del lavoro nella manifattura con inserti scenici e musicali. Grandissimo l'apprezzamento del numeroso pubblico. La compagnia gradese mantiene buoni rapporti con le Comunità degli Italiani, come ci spiega il suo direttore artistico Tullio Svettini:
Noi speriamo di portare ancora le tabacchine da qualche parte, si parlava forse di Buie d'Istria, ma comunque la nostra attività presso le comunità italiane dell'Istria, del Quarnero fino a Zara avviene ormai da molti anni. Il nostro pensiero è sempre rivolto al dialetto gradese e istroveneto. Quindi questa regione contermine, le famose due sponde sorelle sono sempre nei nostri pensieri".
Alla fine, gli ospiti sono stati ringraziati dalla presidente della Comunità Debora Moscarda e la bella serata si e' conclusa con la premiazione del concorso letterario dialettale intitolato a Michele della Vedova.
Valmer Cusma