Foto: MMC RTV SLO/Alan Medveš (archivio personale)
Foto: MMC RTV SLO/Alan Medveš (archivio personale)

"Un'incomprensione" più che una diatriba sarebbe quella a monte della situazione venutasi a creare in questi mesi sulle targhe tra l'ispettorato per la cultura e i media e le istituzioni minoritarie e comunali che ha portato al loro capovolgimento qualche giorno fa. "Un disguido", dovuto alla "mancata comunicazione tra le istituzioni", secondo il consigliere comunale della Sinistra Alan Medveš che ritiena che questa questione debba essere risolta "prima di tutto a breve termine", facendo rigirare le tabelle che servono per informare e valorizzare la storia multiculturale cittadina e "poi a lungo termine trovando una soluzione affinchè fatti del genere non avvengano più".

"Noi non vogliamo che questa situazione", aggiunge con decisione Medveš, "venga strumentalizzata dai rappresentanti politici della maggioranza e delle istituzioni comunali sia dai rappresentanti politici della Comunità Nazionale Italiana" al fine di promuovere se stessi; anche perchè è convinto che "le tabelle siano un progetto unitario di tutti, non solo della Comunità Nazionale Italiana (della quale è membro), ma anche della maggioranza, cioè di tutta la popolazione, di tutti i capodistriani. Queste, infatti, rappresentano un valore aggiunto perché comunicano che Capodistria, che quest'anno festeggia anche i suoi 1500 anni, ha vissuto tante sfaccettature della storia ed ha sempre unito tante culture, tante persone".

Barbara Costamagna