La Presidente della Comunità degli italiani "Dante Alighieri" di Isola , presentando il candidato al seggio specifico Maurizio Tremul, ha voluto chiarire alcune cose riguardo la situazione di tensione che, a suo dire, si è creata nella Comunità isolana durante questa campagna elettorale. "Siccome siamo un'istituzione culturale, sportiva ecc se qualcuno vuole venire a presentarsi, come è successo per Žiža e Tremul, deve fare richiesta", ha detto specificando che Bruno Orlando non l'ha fatta."Personalmente non vedo l'ora che arrivi il 3 di giugno",ha concluso, "così si chiuderanno tutte le piccole e grandi discordie che stanno avvenendo in seno alla nostra Comunità".
Spazio poi a Maurizio Tremul che in questa occasione ha deciso di partire in modo diverso. "Mi sembra che alcuni puntino solo a promuovere se stessi, parlando poco del programma", ha spiegato e, quindi, ha detto di aver deciso di raccontare la sua storia. Una carriera costruita a partire da una famiglia umile ed improntata sul lavoro e sul sacrificio.
Ha voluto anche fare un riferimento alla poesia a Tito scritta a 17 anni in occasione della sua morte, per la quale in questi giorni è stato nuovamente attaccato sui social network. "A 17 anni Mirko Tremaglia e Dario Fo hanno aderito alla Repubblica sociale di Salo', ma nessuno glielo rinfaccia", ha detto polemicamente Tremul riferendosi alle simpatie politiche di alcuni di coloro che si sono mobilitati contro di lui.
"In nessuno di questi incontri non ho raccontato la mia vita privata perché dalla mia famiglia ho preso un po' questo modo di essere schivi", ha dichiarato, "ma volevo farvi capire che sono fatto anche io di sangue e di sogni"; uno dei quali è da sempre rendersi utile al prossimo.
È passato, poi, alla presentazione del suo programma, ribadendo che la CNI è parte di una grande cultura, quella italiana, che viene, però, ignorata dai libri di testo delle scuole slovene e perciò se eletto intende lavorare affinchè l'apporto degli italiani venga riconosciuto anche nei programmi scolastici.
"Vorrei costruire il rapporto più diretto possibile con i connazionali e le istituzioni", ha poi affermato Tremul, "rendendo l'ufficio del deputato itinerante per incontrare tutti".
"Bisogna cambiare alcune leggi come quella delle associazioni", ha proposto riferendosi in questa occasione ai problemi registrati nell'ultimo anno dalle due Comunità isolane in seguito a revisioni finanziarie provenienti da Lubiana.
"Siamo uno dei pochi paesi al mondo dove le regole vengono definite a giochi in corso", ha denunciato Tremul che ha poi spiegato le modalità di voto, invitando a votare solo un candidato.
"Noi dobbiamo tornare a fare politica e non occuparci solo di noi stessi", ha ribadito anche in questa occasione il candidato capodistriano,"dobbiamo essere forti dei nostri valori, solidali e partecipi".
"Io ho messo nel programma alcune cose che non riguardano solo noi", ha spiegato Tremul, "perché, se eletto, lavorerò anche a favore dello stato sociale, delle politiche per la famiglia e dei giovani e per tutte quelle cose che possano migliorare la vita a tutta la cittadinanza e alla regione".
"Venti anni fa abbiamo costruito insieme la vostra Comunità, mentre si lavorava anche per mettere in piedi l'Unione italiana", ha concluso Tremul, "e il nostro lavoro ha permesso ad altri di giocare a calcio. Io non ho giocato a calcio perché non avevo tempo, non perché non so fare gioco di squadra".
Barbara Costamagna