In apertura del confrontoha voluto dare la sua versione sulla mancata presentazione di Felice Žiža. "Abbiamo deciso come consiglio della Comunità che avremmo fatto una sola serata per tutti e tre i candidati", ha detto, "ma il terzo candidato non voleva e perciò, per non fare torti a nessuno, gli abbiamo proposto di venire oggi un'ora prima di questo incontro per presentarsi, ma non ha accettato neanche questa variante".
Primo a parlare Bruno Orlando, che ha ricambiato i ringraziamenti che oggi Maurizio Tremul gli ha rivolto sulla sua correttezza come avversario. "Mi dispiace per il terzo candidato", ha aggiunto, "forse non si sentiva pronto per i confronti; così i nostri connazionali hanno perso un'occasione".
Orlando ha poi puntato sul suo cavallo di battaglia: una maggiore comunicazione delle istituzioni e dei rappresentanti della minoranza, in modo da coinvolgere tutti gli appartenenti del gruppo nazionale.
Ha parlato contro "la politica di chi di nascosto fa quello che agli altri è impedito", per combattere la quale Orlando propone l'elezione diretta dei presidenti delle CAN, in modo da responsabilizzare la dirigenza e far diventare più forti le istituzioni della Comunità Nazionale. Necessari, secondo lui, anche nuovi profili professionali, che tra le altre cose potrebbero gestire le liste elettorali.
"Grazie ai nostri vecchi che sono rimasti quando i tempi erano difficili, noi siamo ancora qua", ha affermato, sottolineando il dovere di battersi per mantenere la cultura italiana viva sul territorio, attraverso anche il bilinguismo che deve essere accessibile in tutti i settori come in quello ospedaliero, dove "le spiegazioni per gli esami, ad esempio, sono solo in sloveno".
"Se verrò eletto collaborerò con tutti, indifferentemente se qualcuno, come è stato detto "si vergogna" di me", ha chiosato Orlando; che ha anche detto perentoriamente che se diventerà deputato non collaborerà mai "con forze politiche che sono contro di noi" e se eletto non si candiderà per nessuna istituzione, invece se non lo sarà già da lunedì inizierà la campagna elettorale per la CAN comunale.
A seguire, il giocatore di casa Maurizio Tremul, che molti dei presenti hanno visto crescere tra i campi e le vie di Bertocchi. "Se mi darete la fiducia e vorrete ancora un bertosciano al Parlamento", ha detto, "valorizzerò e cercherò di collaborare anche con gli altri due candidati; nonostante non condivida il modo utilizzato in campagna elettorale dal candidato non presente che ha fatto pressioni su alcune Comunità per presentarsi da solo".
"Anche in queste ore alcuni post fascisti mi stanno attaccando sui social network; ma devo dire che sono contento, perché significa che rappresento i valori dell'antitotalitarismo", ha affermato aggiungendo di essere anche lui uomo di squadra, come ha dimostrato con i tanti progetti nei quali a collaborato con giovani connazionali.
Tremul ha detto di essere d'accordo con Orlando sulla necessità di trasparenza, cosa che lui ha già abbracciato da anni con la pubblicazione dei documenti della UI on line e con la sua pagina Facebook.
Ha parlato di limitare i mandati e l'accumulo di cariche, che vede, secondo Tremul, in prima fila altri personaggi della Comunità Nazionale Italiana a livello locale, dove si possono rilevare anche alcuni conflitti di interesse.
"Le CAN devono tornare a fare politica, perché devono fare concerti?", ha chiesto retoricamente Tremul, "per quello ci sono le Comunità".
Maurizio Tremul ha concluso dicendo di voler essere un candidato non solo della minoranza, ma di tutto il territorio.
"Io sono dell'idea che bisogna dialogare con tutti sulla base di un contratto di governo", ha spiegato al suo uditorio; al quale, in chiusura, ha ribadito le regole per compilare la scheda, che sarà considerata valida anche se si vota un solo candidato, invitando anche a chiedere la scheda per il seggio specifico se non viene data dagli scrutatori.
Barbara Costamagna