Un anno difficile questo 2019 per i programmi di Radio e TV Capodistria, che nei primi tre mesi hanno dovuto lavorare con mezzi ridotti; ma che anche dopo l'approvazione del bilancio, continuano a non godere di ottima salute. Una situazione in generale critica come ha ricordato il direttore della RTV Slovenia Igor Kadunc, che oggi era a Capodistria per partecipare al comitato per i programmi radiotelevisivi per la Comunità nazionale italiana.
"Tutto l'ente si deve destreggiare, ormai da due anni, con il problema della mancanza di fondi per il personale", ha detto Kadunc, "perciò è fondamentale trovare i mezzi per far sì che si possa addirittura incrementare il numero di impiegati in modo da garantire e mantenere la programmazione delle Comunità nazionali. I programmi delle minoranze d'altronde non sono come tutte le altre produzioni del RTV e quindi bisogna trattare la cosa con maggiore sensibilità".
Kadunc oltre ai vertici di Radio e TV Capodistria ha anche incontrato il presidente della CAN Costiera Alberto Scheriani e il deputato al seggio specifico Felice Žiža, che stanno portando avanti una serie di iniziative a livello ministeriale.
"Devo dire che noi assieme al deputato", ha dichiarato il presidente della CAN Costiera Alberto Scheriani, "stiamo cercando di far interessare alle nostre problematiche anche il governo, con il quale c'è in corso un colloquio serio e da parte del quale ci sono anche alcune promesse. Speriamo, quindi, che nell'immediato futuro ci possano essere delle notizie positive, soprattutto riguardo i posti di lavoro e i fondi per la stessa programmazione".
Nonostante tutto i programmi italiani stanno portando avanti tutti i progetti prefissati per l'anno in corso ed ideandone di nuovi per il 2020, come emerso dalle linee guida presentate oggi.
"Sebbene le difficoltà siano molte", ha affermato il vicedirettore Antonio Rocco, "noi continuiamo a proporre la nostra programmazione con dei cambiamenti e delle idee nuove, contando sul fatto che ci sia un sostegno da parte della RTV, del Governo e di tutti i fattori che comunque incidono sulla nostra esistenza".
In queste settimane si discute anche la revisione dello Statuto dell'ente radio e televisivo sloveno, all'interno del quale sarà probabilmente rivisto un articolo riguardante i programmi minoritari, precisando le modalità di gestione dei loro finanziamenti.