Marin Corva Foto: Archivio personale/Zeljko Jerneić
Marin Corva Foto: Archivio personale/Zeljko Jerneić

Domanda: Come commenta il comunicato del presidente dell'UI?
Marin Corva: In realtà non vorrei commentare troppo. Maurizio Tremul ha espresso la propria opinione sulla questione. Quello che io intendo precisare, l'ho detto innumerevoli volte anche in altre contesti, è che l'unica istituzione che rappresenta unitariamente tutti i connazionali, al di là dei confini e del luogo di residenza, è l'Unione italiana di Fiume; nella sua Assemblea siedono tutti i rappresentanti delle CI. Perciò è questa l'istituzione da invitare alle riunioni di un organismo statale, commissione e così via.

Domanda: L' UI Fiume è presieduta da Maurizio Tremul che non è stato invitato.
Marin Corva: Su questo aspetto, dovrebbe chiedere il commento a chi prepara gli inviti. Però è discutibile il fatto che sono state invitate ambedue le associazioni. Anche in passato l'UI di Fiume veniva rappresentata da una persona e quindi questo non lo vedo come un problema poiché se è presente il presidente, quello della Giunta o dell'Assemblea ognuno di loro
rappresenta tutti i connazionali, al di là del territorio di residenza. Vedo come un problema invece il fatto che per la prima volta, l'UI di Fiume non viene considerata come un'istituzione che rappresenta tutta la CNI.

Domanda: Le ricordo che pure lei - e mi riferisco alle sue dichiarazioni di martedì a Sissano - parla di due associazioni, di due UI.
Marin Corva: L' unica vera unitarietà, e lo dico in modo pragmatico, l'abbiamo nell'Unione che ha sede a Fiume; nell'ambito della sua assemblea siedono tutti i rappresentanti eletti su tutto il territorio d'insediamento storico. Hanno votato per me i connazionali di Pirano, Isola, Capodistria che io rappresento ugualmente a quelli che mi hanno votato in Croazia. Perciò la nostra associazione è unica, unitaria. L' altra è stata fondata in un secondo momento per necessità, per poter operare -in quel momento- anche in Slovenia. Io, al di là delle diatribe, questioni aperte, ricorsi vari, riunioni segrete e quant'altro - che non accetto- devo pensare
alle questioni operative ed anche perciò voglio riunirmi con i miei colleghi di Capodistria.

Domanda: Ed è perciò che ha convocato una riunione conoscitiva con la nuova coordinatrice?
Marin Corva: Ma innanzitutto non mi incontro solo con la coordinatrice, ma con tutti.


Domanda: Anche con i dipendenti che fino a qualche mese fa erano un tutt'uno con l'ufficio UI di Fiume e tra questi c'è pure il presidente UI, Maurizio Tremul?
Marin Corva: Sì c'è pure Tremul, ma in qualità di dipendente dell'UI di Capodistria. Allora, per dirla in parole povere l'UI di Capodistria è un'istituzione della CNI che svolge determinati lavori inseriti nel Piano Finanziario UI fiumana e di conseguenza ci deve essere un coordinamento anche sulle attività operative. Poi devo sottolineare un'altra cosa. Essendo
stato per anni dipendente dell'UI di Fiume in qualità di segretario va detto che anche in passato ci sono state differenze tra le due associazioni e inerenti ai diritti dei lavoratori: stipendi, tassazioni e così via e dovuti ai differenti quadri normativi dei due paesi.


Domanda: A Tremul presidente UI, comunque verrebbe ostacolata - dalla nuova coordinatrice- la partecipazione ad impegni istituzionali. Come commenta la questione?
Marin Corva: Non posso commentare perché non ho questa informazione. Però quello che posso fare è l'esempio dei miei colleghi di Giunta che - anche se impiegati nelle istituzioni della CNI- spesso non possono partecipare ad incontri ed eventi che organizziamo. Questo è l'unica
cosa che posso dire. Poi per quanto riguarda i rapporti e la gestione interni all'UI di Capodistria né oggi né mai prima sono stato informato di come vengano condotti. Giustamente, poiché questa è un'associazione a sé stante che ha un proprio legale rappresentante.


Domanda: Le sue affermazioni sembrano discordare con le decisioni dell'Assemblea UI di Albona.
Marin Corva: La Giunta è in funzione dell'Assemblea; porta avanti determinate iniziative, progetti decisi dal massimo organismo deliberativo. Senza un coordinamento non potremmo funzionare. Perciò noi siamo perfettamente coordinati. Mi preme a dire però che pure l'esecutivo ha l'obbligo di formulare proposte anche per quanto riguarda l'assetto dell'Unione italiana e di conseguenza sarà compito della Giunta dare un parere sullo Statuto e i Regolamenti interni perché alla fine siamo noi a dover rispettare questi atti e attuare le decisioni accolte dall' Assemblea.


Domanda: Ancora a febbraio vi siete assunti l'impegno di armonizzare questi atti interni, a che punto siete?
Marin Corva: In accordo con gli altri organi dell'UI, mi riferisco al presidente e alla presidenza dell'Assemblea abbiamo deciso di prenderci un attimo di pausa, dovuto anche all'emergenza sorta in seguito alle decisioni della consulta capodistriana. Abbiamo iniziato a lavorare di recente e la proposta sarà presentata non prima di settembre. Naturalmente il tutto concordato con il Comitato assembleare per lo statuto che sicuramente è il "padrone" in materia.