Avrà una connotazione per così dire polesano – italiana la riapertura del Teatro cittadino, ex Politeama Ciscutti, dopo il capillare restauro della „Sala Ciscutti“. Questa sera con inizio alle 19.00 sul palcoscenico verrà allestita l'anteprima dell' opera „Nozze istriane“ del compositore italiano Antonio Smareglia nato a Pola 170 anni fa, esattamente il 5 maggio del 1854 e morto a Grado il 15 aprile 1929. „ Questo è l'anno dedicato alle ricorrenze del grande musicista nato nella nostra città “, cosi la direttrice del teatro Gordana Jeromela Kaić che ha annunciato l'evento alla stampa. „Riproponiamo a Pola „Nozze istriane“ „ha detto „ a 130 anni dalla loro stesura e dalla premiere' a Trieste alla fine del 1.800“. L' opera lo ricordiamo, è ambientata a Dignano località alla quale e' adattata la scenografia e la trama e' fatta di intrighi familiari e amorosi. Per la messa in scena con 106 artisti sul palcoscenico si e' optato per la coproduzione con il Teatro popolare „Ivan Zajc“ di Fiume il cui direttore Marin Blažević cura la regia mentre l' orchestra sarà diretta da Simon Krečič, direttore artistico dell' Opera del Teatro Nazionale Sloveno di Maribor. L'opera verrà riproposta l'11 maggio, al teatro di Fiume. Tornando al restauro del teatro, sono stati sostituiti gli impianti elettrici e audio, l'illuminazione, le sedie del parterre il cui numero è stato ridotto da 316 a 259 ai fini di una maggiore comodità e anche sicurezza degli spettatori. I lavori sono venuti a costare poco meno di un milione di euro, di cui il 90% è stato erogato dal bilancio municipale e l'importo rimanente dal Ministero della Cultura e dei Media
Valmer Cusma