Rigore e impegno civile è stata la cifra dei fratelli Taviani, la coppia del cinema italiano più affiatata e famosa di tutte.
"Siamo cresciuti insieme io e Vittorio e sempre lavorando", raccontava Paolo a proposito del suo ultimo film, "Leonora addio", che aveva diretto nel 2022, il primo in solitaria dopo la morte del fratello, scomparso nel 2018. Un film tratto dall'amato Pirandello, a cui i due maestri toscani si sono così spesso ispirati. Nati a San Miniato, vicino a Pisa, arrivati a Roma negli anni Cinquanta, Paolo e Vittorio Taviani hanno costituito un sodalizio da cui sono nati capolavori come "San Michele aveva un gallo", "Padre padrone", dal libro dello scrittore Gavino Ledda e Palma d'oro nel 1977, o "La notte di San Lorenzo", il loro più grande successo, con cui otto anni dopo hanno trionfato ancora a Cannes.
Interpreti di un cinema civilmente impegnato, nella seconda fase della loro carriera si sono dedicati soprattutto alla trasposizione di opere letterarie e alla rievocazione del passato, raccontando la grande Storia attraverso la gioia, il dolore e l'intimità degli esseri umani.
L'ultimo film girato in coppia è stato nel 2017 "Una questione privata", dal romanzo omonimo di Beppe Fenoglio. Da allora Paolo Taviani si è definito "un mezzo regista" perché l'altra metà non era più sul set.
ll Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa di Paolo Taviani, "un maestro e un innovatore che, insieme al fratello Vittorio, ha diretto indimenticabili capolavori del cinema italiano, permeati di rara sensibilità estetica e da una forte tensione etica, ancorata ai valori fondamentali dell'uomo".
I funerali laici si svolgeranno lunedì alla Promoteca del Campidoglio, a Roma.