Da trent'anni, Dedica di Pordenone, festival letterario curato dall'associazione culturale Thesis, mantiene una sua originale fisionomia: quella di una rassegna monografica che mette di volta in volta al centro un autore diverso, protagonista assoluto, per conoscerlo in profondità, cogliere i dettagli della sua opera e del suo pensiero. Tanti sono stati nel tempo gli ospiti importanti, alcuni dei quali tornano ora in città anticipando l'edizione del trentennale, che si svolgerà nella seconda metà di marzo con lo scrittore spagnolo Arturo Pérez-Reverte, grande nome della letteratura contemporanea, letto e tradotto in tutto il mondo. "La vita è l'arte dell'incontro" è il filo conduttore del ciclo di conversazioni che, tra il 26 gennaio e il 6 marzo, porterà a Pordenone, ma anche ad Azzano Decimo, Sacile, San Vito al Tagliamento e nelle università di Udine e di Lubiana, la cilena Carmen Yáñez, il triestino Paolo Rumiz, la nicaraguense Gioconda Belli, lo svedese Björn Larsson e il franco-algerino Yasmina Khadra (pseudonimo femminile dello scrittore Mohammed Moulessehoul).
In particolare Gioconda Belli, annoverata tra le maggiori autrici dell'America latina, poetessa e scrittrice impegnata civilmente e politicamente protagonista di Dedica 2019, sarà a Lubiana per conversare dei suoi libri (tradotti anche in sloveno) il 27 febbraio, in dialogo con l'ispanista Marija Uršula Geršak.
Altre iniziative per l'anniversario sono annunciate dal festival pordenonese nel corso dell'anno.