Foto: Diana Sellibara
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Brad Downey utilizza le opere di autori di fama mondiale per aggiornare e ampliare i propri discorsi artistici, sincronizzandoli con il linguaggio contemporaneo dell'arte e con il contesto sociale, soggetto a continui cambiamenti. Incorpora nelle sue produzioni opere di altri maestri, che ritiene cruciali per comprendere e sviluppare
la modernità.

Nella mostra "I AM YOU, YOU ARE ME", Downey presenta al grande pubblico oggetti e video sulle "collaborazioni forzate", realizzate ispirandosi ad altri artisti. Manipola le opere del russo Vladimir Tatlin e di Banksy per modernizzare ed espandere il loro discorso. L'autore in mostra a Portorose, vuole creare un dialogo tra l'ambiente urbano e i suoi abitanti, ci invita ad immaginare nuove possibilità alternative di pensiero e di azione.

Americano di nascita l'artista vive ora a Berlino, dove è anche un attivista politico e filmaker. Studia al Pratt Institute e alla Scuola di Belle Arti The Slade a Londra dove consegue il master.
Nel 2019 riprende l'artigiano Aleš Župevc - Maxi mentre realizza una scultura in legno dedicata a Melania Trump. Maxi ha in comune con la Trump il paese d'origine in Slovenia (Rožno pri Sevnici). Downey ne riprende il soggetto, ritraendo però proprio Maxi, in una gigante scultura in legno.

Brad Downey ha esposto ampiamente in tutta Europa, oltre che in numerose mostre, musei e biennali internazionali come la Biennale di Architettura di Timișoara (2022 in Romania) e la Biennale di Architettura di Tbilisi (2020 in Georgia) per citarne solo alcune tra le più recenti.

La curatrice della mostra è Ana Papež delle Gallerie costiere di Pirano, la realizzazione del progetto è stata sostenuta dall'Associazione culturale ed educativa PiNA di Capodistria, il Ministero della Cultura della Repubblica di Slovenia e il Comune di Pirano.

Foto: Diana Sellibara
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