È un omaggio a una delle 'magnifiche ribelli' della Rivoluzione russa del 1917, Aleksandra Kollontaj, l'ultima mostra di Majda Gregorič, "Le ali di Eros", che l'artista multimediale capodistriana ha inaugurato in occasione della festa dell'Otto marzo sotto le arcate della Loggia vecchia di Palazzo pretorio, uno spazio ritrovato per incontri ed eventi culturali messo a disposizione dal Comune. Secondo la Kollontaj, femminista e prima donna ad aver ricoperto l'incarico di ministra in Europa, l'Ottobre bolscevico era riuscito in campo economico e politico, ma non "nella concezione del mondo, nei sentimenti, nella struttura spirituale dell'umanità", ancora troppo legati al pensiero borghese. Diretto alla gioventù lavoratrice, il suo manifesto "Largo all'Eros alato", in cui anteponeva l'amore alla lotta di classe, irruppe un secolo fa con la forza travolgente di ogni concreta utopia.
Nei lavori di Majda Gregorič, che torna a esporre nella sua città dopo il lungo periodo in cui ha vissuto e lavorato a Lubiana, le ali di Eros sono rappresentate da una serie di multipli colorati che prendono vita a partire dall'immagine di un cuscino, stretto in mezzo da una catena, "a suggerire l'idea - spiega la stessa autrice - che solo se si è legati all'amore si è anche liberi". E accanto alla mostra, un video restituisce quell'anelito di libertà e insieme di amore, che il mondo delle donne, nella loro battaglia per l'emancipazione continuano a rivendicare ed esprimere, temi che hanno percorso sottotraccia l'intero progetto artistico, articolato dalla Gregorič in una serie di eventi performativi, tra musica, narrazione, danza, che con l'intervento di diversi ospiti, hanno accompagnato l'esposizione.
L'invito al finissage è per stasera (alle 20.15) con una performance di Radharani Pernarčič movimento, Borut Savski interventi interattivi, Majda Gregorič video. Un evento - anticipa l'artista - che porrà l'accento sulla sensibilità, "un'attitudine da risvegliare e riscoprire in un tempo come il nostro di distanziamento e di mancanza di fiducia gli uni negli altri".