L'associazione Kinoatelje rinnova l'appuntamento con la cinematografia slovena e lo fa con una rassegna che, una volta al mese, aprirà le porte del Palazzo del cinema di Gorizia per accogliere, sottotitolati in italiano, una serie di film di sicuro interesse. L'avvio, giovedì 18 gennaio, omaggia la Giornata della Memoria con la proiezione del nuovo e toccante lavoro della regista Maja Weiss, il documentario "Raccolti alla fonte - I bambini sloveni di Lebensborn".
Presentato in prima assoluta alla Fiera del libro di Francoforte che ha visto la Slovenia come Paese ospite, lo scorso mese di ottobre, il documentario ricostruisce il dramma di alcuni dei bambini strappati alle loro famiglie nel 1945 per essere inseriti nel cosiddetto Lebensborn, un programma nazista che prevedeva la creazione di una nuova razza ariana. Tra questi piccoli c'era anche Erika Matko o meglio (come poi si è chiamata) Ingrid Von Oelhafen, oggi ottantenne, che vive in Germania e sulla sua storia ha scritto un libro, "I figli segreti di Hitler". Ingrid in Slovenia ha ritrovato la sua famiglia biologica. I parenti sulle prime non le volevano credere, non potevano immaginare che i nazisti portassero via i bambini per dare loro una diversa identità. Furono una trentina i bambini sloveni rapiti e dati in affido a famiglie tedesche fedeli al Terzo Reich, una vicenda lontana nel tempo ma tragicamente attuale, se si pensa all'odissea di migliaia di bambini ucraini deportati in Russia come bottino di guerra nel conflitto in corso.
Cineasta tra le più celebri del Paese, vincitrice nel 1999 della prima edizione del Premio Darko Bratina conferito ogni anno da Kinoatelje, Maja Weiss, che sarà presente alla proiezione gorizana, continua dunque ad esplorare temi complessi, che toccano l'identità e la storia.
Appartengono al genere del documentario anche gli altri due titoli annunciati, un ritratto dell'artista sloveno-triestino Milko Bambič firmato da Radovan Čok, e "Corpo" di Petra Seliškar, premiato al Festival del cinema di Portorose 2023.