L'esposizione è a cura della Società di studi storici e geografici di Pirano, che l'ha realizzata in collaborazione con diversi partner: dal Centro Combi di Capodistria alle Comunità degli italiani di Pirano e Momiano al comitato di Padova dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
Poeta, letterato, erudito e latinista, ma anche appassionato di musica e compositore dilettante. Tutto questo è stato il conte Stefano Rota, appartenente al ramo piranese dei signori feudali di Momiano, che nella seconda metà dell'Ottocento, per quarant'anni, prestò la sua opera ordinando e curando il patrimonio librario e archivistico della città natale. Racconta la sua poliedrica personalità, insieme alla storia secolare del casato - di origine bergamasca e con proprietà anche nel Salvorino - la bella mostra documentaria che la Società di studi storici e geografici di Pirano propone fino al primo dicembre alla Casa Tartini, a cura di Kristjan Knez e Marina Paoletić. Un'esposizione itinerante che dopo Pirano andrà a Padova e quindi, tappa finale, a Momiano, dove sarà accompagnata dalla presentazione degli Atti della giornata di studi che la Società ha dedicato a Stefano Rota nel 2017.
Articolata su grandi pannelli con foto e testi, la mostra è anche un viaggio tra le carte dell'Archivio municipale (oggi sezione del Regionale di Capodistria), miniera di conoscenza e scrigno di documenti che trasmettono secoli di storia. L'accento è posto sulle relazioni con Venezia, che si riforniva qui del prezioso sale, e alla quale Pirano ha legato i suoi destini per cinquecento anni. L'atto di dedizione alla Serenissima è del 1283. Un'esposizione, quindi, che restituisce al territorio e alla comunità un brano significativo della sua memoria, come dice lo storico Kristjan Knez, presidente della Società di studi storici e geografici di Pirano e coautore della mostra: "Emerge la storia di un personaggio - e del casato - strettamente legato alle istituzioni di Pirano, alla Biblioteca civica e al suo Archivio, uno scrigno di patrie memorie nel quale è racchiusa la storia di Pirano e delle sue relazioni con l'area adriatica, in primo luogo con Venezia".
All'inaugurazione, a cui è intervenuto un folto pubblico, la gradita presenza tra gli ospiti di Anna Benedetti, pronipote di Stefano Rota, e un omaggio musicale offerto dal coro della Comunità degli italiani di Pirano.