Non un semplice concerto sinfonico, ma un inno alla gioia e ai giovani che sono, come li ha definiti il grande violinista Yehudi Menuhin, il tessuto connettivo della nostra umanità. È questo il messaggio che animerà l'evento in programma domani alle 18.30 al Politeama Rossetti di Trieste, augurio di pace per il 2024 dell'orchestra sinfonica giovanile europea Esyo - European Spirit of Youth Orchestra, giunta al traguardo dei trent'anni.
Un compleanno, quello della formazione fondata e diretta dal maestro Igor Coretti Kuret, già festeggiato in questi giorni con una serie di concerti che hanno toccato Belgrado, Novi Sad e Zagabria e che sarà ora celebrato anche a Trieste, in collaborazione con il Comune e con la partecipazione dello scrittore e giornalista Paolo Rumiz, che ha lavorato spesso con Esyo, prestando all'orchestra la sua voce narrante, per raccontare l'Europa in parole e musica. Parlare dell'orchestra Esyo, infatti, significa parlare di una compagine musicale giovanile che unisce e rinasce ogni anno con elementi nuovi, selezionati in tutto il continente e in particolare nell'Europa centro-orientale. Adolescenti, come afferma il direttore Coretti Kuret, che arrivano nella maggior parte dei casi senza alcuna esperienza di orchestra sinfonica e diventano in poco tempo un gruppo affiatato e coeso.
Il programma di sala del concerto triestino prevede una settantina di strumentisti alla ribalta su musiche di Bellini, Borodin e Dvorak. L'ingresso è gratuito, previa prenotazione. Altre iniziative per il trentennale dell'orchestra si terranno nei prossimi mesi.