Frontex, l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, ha lanciato un allarme riguardo ai migranti, poiché si è registrato, nel periodo gennaio-maggio, un record di arrivi irregolari attraverso le frontiere esterne dell'Unione europea, pari a 102 mila ingressi, ossia il 12% in più rispetto all'anno precedente, secondo i calcoli preliminari di Frontex. Il Mediterraneo centrale rimane la principale rotta migratoria di ingresso in Europa, con un aumento del 160% dei rilevamenti rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, raggiungendo il numero più alto registrato dal 2017. La rotta mediterranea rappresenta quasi la metà degli ingressi irregolari nell'UE nel 2023, con oltre 50.300 rilevamenti segnalati dalle autorità nazionali. Gli arrivi nel Mediterraneo centrale hanno determinato un aumento del 12% di tutti gli ingressi nell'UE, mentre le altre rotte migratorie hanno registrato un calo che va dal 6% del Mediterraneo occidentale al 47% della rotta dell'Africa occidentale. Il calo è principalmente attribuito a lunghe fasi di condizioni meteorologiche avverse, che hanno reso ancora più pericolosi i viaggi su imbarcazioni non adatte. Tuttavia, nonostante il calo, la pressione migratoria nella regione rimane alta, indicando la possibilità di un aumento dell'attività dei contrabbandieri nei prossimi mesi. La rotta dei Balcani occidentali, la seconda più attiva con oltre 30.700 rilevamenti, ha registrato un calo del 25% nel periodo gennaio-maggio rispetto all'anno scorso, attribuito all'allineamento delle politiche di visto dei Paesi della regione alle normative europee. Nel mese di maggio, sono stati rilevati 19.800 attraversamenti irregolari delle frontiere europee, con un calo del 31% rispetto all'anno precedente, come riportato da Frontex.
Corrado Cimador