Le persone soggette a sanzioni, secondo le agenzie di stampa straniere, sarebbero il Ministro israeliano delle Finanze Bezalel Smotrich e quello per la sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir. Ricordiamo che i due hanno fatto scalpore negli ultimi mesi con le loro dichiarazioni e azioni pubbliche contro i cittadini palestinesi, lanciando messaggi d’odio e proponendo azioni che violerebbero il diritto internazionale. Smotrich ha più volte promosso gli insediamenti illegali in Cisgiordania e affermato che potrebbe essere “morale” far morire di fame gli abitanti della Striscia di Gaza mentre Ben Gvir ha proposto di “tagliare il carburante e gli aiuti ai civili.” Un dibattito acceso sulla questione delle sanzioni che però non ha portato a un risultato ma anzi ha generato profondo disaccordo tra gli Stati Membri: “abbiamo discusso ma non c'era l'unanimità. Proporrò comunque al Consiglio queste misure ristrettive, poi decideranno i ministri come sempre, prendendo una decisione politica, dopo aver analizzato con attenzione le ragioni a sostegno di questa proposta” ha dichiarato l’Alto rappresentante Borrell. Paesi come Repubblica Ceca, Germania, Austria e l'Ungheria, si sono opposti fermamente all'iniziativa, con quest'ultima che l'ha definita addirittura 'pericolosa'. L'Italia, dal canto suo, l'ha considerata invece 'irrealistica' sostenendo che la cosa non risolverà il problema legato al conflitto. La Slovenia, insieme al Belgio e all’Irlanda, si è invece è distinta sostenendo l'introduzione delle sanzioni proposte. Lo Stato ebraico ha espresso forte opposizione a qualsiasi misura che possa essere percepita come anti-israeliana.
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